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Rifiuti anche dentro il Parco. Comuni ed ESA intervengano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 agosto 2005

Il Governo ha approvato il Decreto che recepisce le tre direttive europee (2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE) sui rifiuti elettrici ed elettronici, per garantirne la raccolta mirata. Entro il 31 dicembre 2006, la raccolta differenziata della spazzatura elettronica, proveniente dai nuclei familiari, dovrà essere pari a 4 Kg l'anno. Ci chiediamo come sarà possibile raggiungere questo obiettivo all’Elba se continuerà l’incivile, impunito ed a volte esibito, abbandono de rifiuti ingombranti che deturpa la nostra isola fino a dentro il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Proprio in questi giorni, in piena stagione turistica, continuano a giungerci segnalazioni di rifiuti abbandonati, ben distribuiti nei due versanti dell’Elba. Lungo la strada del Lavacchio, in Comune di Marciana e nel territorio del Parco, continua indisturbato lo scarico di ingombranti – addirittura un bagno intero! -, elettrodomestici e pericolosissime batterie che tracimano nella scarpata e vanno a lordare ed inquinare il magnifico bosco di lecci sottostante; poco più in là si è riusciti a sconciare, con laterizi ed un vecchio scaldabagno, perfino la magnifica e panoramica area dell’Ulivata, raggiungibile solo con un ripidissimo sentiero che sale dalla Chiesina della Madonna del Buon Consiglio! Non sta meglio il versante orientale, come documentano le foto inviateci da escursionisti che le definiscono “una carrellata di schifezze” e spiegano: “Le foto che abbiamo scattato a Porto Azzurro riguardano: i bidoni vicino al Parco Amadeus e l'inizio della strada che porta alla bella chiesa Madonna del Monserrato, le altre le abbiamo fatte accanto al muro del cimitero di Rio Marina, verso la zona di Grassera”. Sostanze pericolose come piombo e mercurio, ma anche argento, queste sono solo alcune delle materie prime che ogni giorno vengono gettano via insieme ai rifiuti elettrici ed hi-tech; in Europa la media pro-capite annua di produzione di questi scarti è di 14 chilogrammi. Una situazione pesantissima sul piano ambientale, che all’Elba pare ancora più grave, visto che sembrano poche le scorie tecnologiche recuperate, meno della percentualei che invece nel resto dell’Italia già viene intercettata dai produttori e distributori ed indirizzata ad uno smaltimento corretto che può includere anche il riciclaggio. Il nuovo decreto prevede, tra l'altro, una apposita "campana" per raccogliere questo genere di rifiuti, particolari restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose in queste apparecchiature, l'onere a carico dei distributori, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura destinata ad un nucleo domestico, di ritirare gratuitamente i vecchi prodotti, il finanziamento delle operazioni di trasporto, trattamento, recupero e smaltimento finale della spazzatura elettronica a carico dei produttori. Sei le finalità principali del provvedimento: 1. prevenire la produzione di rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche; 2. garantire la realizzazione di un sistema di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio di questi rifiuti; 3. favorire la progettazione di nuove apparecchiature che facilitino il riuso, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti da esse prodotte; 4. vietare l'utilizzo di sostanze pericolose come mercurio, piombo, cadmio, cromo, Pbb ecc; 5. realizzare sistemi di trattamento, recupero e smaltimento finale di questi rifiuti finanziati essenzialmente dai produttori delle apparecchiature; 6. marchiare tutte le apparecchiature con un simbolo che indichi ai cittadini la necessità della raccolta differenziata. Chiediamo che i Comuni elbani e l’ESA si attivino per recepire al più presto il Decreto del Governo e per attuare quell’opera di informazione, prevenzione e repressione dell’incivile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e delle discariche clandestine, che il Vice-Prefetto ha sollecitato solo qualche settimana fa ma che pare non aver avuto alcun concreto seguito.


rifiuti nel parco

rifiuti nel parco

rifiuti nel parco

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