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I magnifici undici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 10 marzo 2003

Danilo Alessi, Renato Cecchini, Giovanni Frangioni, Umberto Gentini, Benedetto Lupi, Nunzio Marotti, Robert Martorella, Roberto Pacini, Roberto Peria, Leonardo Preziosi, Franco Scelza. L’ordine alfabetico lo abbiamo scelto per far capire che gli undici nominativi non sono quelli di una squadra di calcio, per non sbilanciarci in pronostici, per non dire chi preferiamo. Noi che spesso ce ne andiamo in giro (almeno metaforicamente) per le tante chiostre del centrosinistra, abbiamo sentito indicare tutte queste persone da qualcuno, degno per ruolo o per spessore politico di considerazione, come possibile prossimo candidato sindaco di Portoferraio, appunto per il centrosinistra. Sono nomi che abbiamo sentito fare che prescindono dalla stessa volontà di candidarsi o meno dei chiamati in causa. Sono solo nomi, ma sono tanti. Qualcuno potrebbe considerare questo fantasmagorico numero di potenziali candidati come un segno di forza dell’area, dello schieramento, noi al contrario interpretiamo questa abbondanza come lo specchio di una estrema frammentazione e del ritardo estremo con cui il centrosinistra si sta avvicinando all’appuntamento elettorale. Soprattutto ci preoccupa l’assenza di soggetti in grado di funzionare da perno, da cuscinetto a sfere delle ruote della politica cittadina, vista dalla parte di chi è per la solidarietà la pace, la civiltà ambientale. Inutile prendersi in giro: il prestigio e la capacità di orientare delle forze politiche organizzate non è più quello di venti ma neppure quello di dieci anni fa. Linguaggio, tempi e metodi di confronto dei partiti con la cittadinanza sono vecchi (in taluni casi stantii), inadeguati al punto che un accordo politico tra partiti (magari onestamente e faticosamente perseguito) corre il rischio di non avere alcuna rispondenza elettorale. La sinistra in particolare ha un bisogno estremo di trovare nuove soluzioni organizzative che continuino a rispettare lo spirito della Costituzione (che dà un insostituibile ruolo democratico ai partiti) ma che non risultino avulsi dal quotidiano, dai reali bisogni della gente. Ma è un discorso lungo, e a Portoferraio “il morto è sulla bara” per formulare una proposta credibile di governo ci sono solo alcuni mesi (pochi). Secondo noi quello che c’è immediatamente da fare è cancellare quella lista, ma non nel senso fariseo di non parlarne ufficialmente e basta. Quei nomi vanno proprio momentaneamente cancellati dalla mente di chi vuol costruire l’unità. Il centrosinistra, inteso nella sua più larga accezione di partiti, movimenti, singoli cittadini a questo punto ha un estremo bisogno di un programma di governo essenziale, semplice e comprensibile articolato in pochi punti. Ha bisogno di individuare alcuni fondamentali valori e scelte che fungano da punta di raccolta di intelligenze ed idee di governo. Chi poi dovrà essere l’interprete principale di questo patto, chi tra i magnifici undici(o fuori di essi) si candiderà a guidare la barca, dovrebbe essere deciso dopo. Crediamo che l’alternativa potrebbe essere solo la rivisitazione di un film già visto, il harakiri del centrosinistra che fa tutto quello che è in suo potere per far vincere il centrodestra e le sue idee di conservazione.


portoferraio panorama viste

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pf panorama da terme

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