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Controcopertina - Montecristo: torna l'assalto all'Isola dei Famosi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 06 agosto 2005

Montecristo è un’isola praticamente disabitata (2 guardiani), fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è riserva integrale dello Stato e Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea, e per questo premiata con il diploma europeo per la protezione dell’ambiente. A Montecristo sono consentite visite guidate, ed autorizzate dal Corpo Forestale dello Stato, per sole 1.000 persone all’anno. L’isola è circondata da una zona di protezione integrale anche a mare nella quale, teoricamente, sono proibiti: la navigazione e l’ancoraggio, la balneazione, le immersioni subacquee, la pesca, le uniche eccezioni a questi invalicabili divieti dovrebbero essere – secondo il Decreto del Presidente della Repubblica che istituisce il Parco e le finalità di una riserva integrale – le attività scientifiche e le riprese subacquee finalizzate alla conoscenza ed alla promozione dell’Area Protetta autorizzate dal Parco Nazionale. Nel 2004 LEGAMBIENTE segnalò un traffico notevole di VIP, sguazzanti e naviganti nelle acque proibite di Montecristo – alcuni dei quali confessarono candidamente e pubblicamente di aver usufruito di quel privilegio proibito ai comuni mortali – e si rivolse al Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per sapere chi, e per quali attività di carattere scientifico e di promozione, era stato autorizzato a violare i divieti delle zone 1 marine del Parco. Il Commissario Barbetti (AN) inizialmente negò i dati richiesti agli ambientalisti, accampando motivi di privacy degli illustri dipartisti, LEGAMBIENTE si rivolse al Difensore Civico della Toscana che intimò al Parco Nazionale di fornire i dati richiesti, il Commissario oppose allora una sorta di segreto scientifico relativo al possibile uso di apparecchiature segrete, il Cigno Verde si rivolse allora direttamente al Ministero dell’Ambiente che, per salvare capra e cavoli, obbligò il Parco a fornire i dati relativi alle imbarcazioni – ma non i nomi dei privilegiati -, da tutto questo si scopri che a Montecristo e nelle altre aree marine protette integralmente nell’Arcipelago Toscano, erano stati rilasciati oltre 150 permessi, un esercito di ricercatori scientifici e cameraman naturalistici che non avrebbe uguali in nessun Parco del Mondo! Dalla caparbia denuncia di LEGAMBIENTE venne fuori che Montecristo era diventata la vera Isola dei Famosi, meta di Onorevoli, alti e medi funzionari di Pubbliche Amministrazioni e Ministeri, VIP dello spettacolo e della stampa…, alcuni dei quali nemmeno autorizzati ma comunque impuniti. La speranza degli ambientalisti era che, svelato il privilegio, queste “importanti” personalità si sarebbero almeno vergognate di continuare ad infrangere regole e divieti che invece i cittadini “normali” sono tenuti a rispettare. Ma viste le segnalazioni che ci arrivano in questi giorni da pescatori e diportisti, che assistono da lontano ad un vero e proprio arrembaggio di lussuose imbarcazioni a Montecristo, ci sbagliavamo. Probabilmente l’aver messo in risalto quei privilegi riservati a pochi, quelle autorizzazioni esclusive per VIP improvvisamente rapiti dal turismo naturalistico, ha, al contrario, scatenato la corsa all’emulazione, la ricerca della franchigia elitaria, del vanto della violazione di un mare proibito, una tacca in più sul panfilo da esibire, come se l’accesso alla riserva marina integrale di Montecristo fosse una metaforica pelle di leone, un corno di rinoceronte, un dente di delfino strappati in un safari domestico. Evidentemente, si ambisce a far parte dell’esclusivo club dei violatori di Montecristo ed a partecipare così al vero Reality Show dell’Isola dei Famosi. L’abbordaggio del vippume a Montecristo svela bene la sostanza di quella che dovrebbe essere la classe dirigente di un Paese che, invece di violarle, le regole le dovrebbe far rispettare e di come le bellezze ambientali, la protezione integrale di un pezzo unico di Mediterraneo, sia svenduta per il piatto di lenticchie del favore al potente di turno. Forse quel Diploma Europeo concesso a Montecristo per la Protezione dell’Ambiente dovrebbe essere trasformato in riconoscimento alla salvaguardia e valorizzazione dei privilegi italici dei soliti noti.


Montecristo

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