L’isola d’Elba e i suoi ospiti non sono una vacca da mungere continuamente ad ogni accenno di crisi o in caso di bisogno. E’ veramente assurdo pensare di gravare ancora di più i turisti in transito su Piombino con una maggiorazione della già non esigua tassa d’imbarco, per provvedere alla soluzione di problemi certamente reali ed annosi, ma di cui non può fare sempre le spese l’Elba e i suoi ospiti. Questa in sintesi la posizione assunta dagli albergatori elbani che, in linea con la Comunità Montana dell’Elba e Capraia e con la Conferenza dei Sindaci, prendono posizione contro le proposte dell’attuale sindaco di Piombino. Un ulteriore aumento della tassa d’imbarco, infatti, per l’Associazione non farebbe che aggravare la situazione portando senz’altro più danni che benefici. “Teniamo a ricordare al Sindaco di Piombino – sottolinea il Presidente Mauro Antonini - che la principale causa di lamentela da parte dei turisti è inerente la quota da pagare per il passaggio auto. Facendo le dovute proporzioni, per un week-end (che purtroppo corrisponde oggi alla vacanza media della maggior parte dei turisti) in alcuni periodi il costo del traghetto incide sulla spesa complessiva più del soggiorno in un albergo di media categoria”. Aumentando ancora la tassa d’imbarco, un turista quanto deve pagare per arrivare all’Elba e quali tariffe deve praticare un’azienda per compensare le spese e dare anche un servizio di qualità? “Negli ultimi giorni inoltre – continua Antonini – si parla nuovamente della tassa di soggiorno, un’altra follia che andrebbe a dare ossigeno alle casse comunali ma che soffocherebbe sempre più la già precaria economia turistica elbana. Esprimiamo pertanto forte preoccupazione per questo modo di fare politica, con proposte che sicuramente darebbero risposte immediate ma che, nel tempo, finirebbero per compromettere irrimediabilmente il tessuto produttivo della nostra isola”. “Servono invece azioni coordinate e complesse – conclude il Presidente – progetti seri a livello comprensoriale e gestioni associate che, da una parte siano in grado di far risparmiare risorse e dall’altra permettano di investire con lungimiranza per dare risposte certe in materia di innovazione, efficienza dei servizi e qualità delle infrastrutture”.
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