Torna indietro

Ernesto Ferrero presenta "I migliori anni della nostra vita"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 04 agosto 2005

Venerdì sera all'interno del Chiostro del Centro Culturale De Laugier alle ore 21.45 si terrà la presentazione del libro " I migliori anni della nostra vita" di Ernesto Ferrero. Oltre all’autore interverranno: Terry Marocco, collaboratrice de La Stampa, Andrea Pancani, del TG La Sette, Anna Maria Rimoaldi, direttrice della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci-Premio Strega, Massimo Scelza, direttore del Corriere Elbano L'iniziativa è realizzata dal Comune di Portoferraio ed il Corriere Elbano con la collaborazione della Banca dell'Elba e il Libraio. L'iniziativa - afferma Nunzio Marotti, assessore alle PoliticheCulturali -appare quanto mai opportuna sia per il valore del libro, che costituisce una significativa ed appassionante testimonianza culturale, sia per Ferrero, cittadino onorario di quella Portoferraio che, in una sua opera, ha raccontato quale 'piccola capitale del grande Imperatore' Il libro Questo "romanzo con personaggi veri" racconta l’educazione sentimentale di un ragazzo che entra a far parte di un gruppo alquanto speciale, convinto di cambiare il mondo con i libri. È una storia insieme privata e collettiva di amori furibondi, di seduzioni incrociate, di forti passioni intellettuali e civili, e ha come palcoscenico una casa editrice, in Via Biancamano, a Torino. A guidarla è un leader geniale e provocatorio, sospinto da un’insaziabile fame di nuovo: Giulio Einaudi. Dalla sua posizione privilegiata, il ragazzo guarda e racconta –con adesione, divertimento e indulgenza- gli anni che vanno dal 1963 alla morte di Pasolini, con cui sembra chiudersi un’epoca di speranze febbrili, e si annunciano gli “anni di piombo”. Sul filo della memoria, rivivono incontri sorprendenti e scontri laceranti, esaltazioni e delusioni, drammi improvvisi, intermezzi comici scanditi dalle battute di un lessico famigliare. I personaggi leggendari che vi si affollano sono colti nella dimensione privata della vita d’ogni giorno, visti da vicino e fissati in una serie di ritratti indimenticabili: Bollati, Calvino, Natalia Ginzburg, Vittorini, Bobbio, Mila, Primo Levi, Gadda, Fruttero & Lucentini, Sciascia, Parise, Volponi, la Morante, Pasolini…E insieme a loro molti altri scrittori che hanno fatto grande il ‘900 italiano, numi tutelari come Contini, redattori e semplici comparse, ospiti e “compagni di strada”: Bruno Munari, Fellini, Marcuse, il giovane Tiziano Terzani inviato nella Cina di Mao… Fino a Philip Roth, che ci introduce all’ultimo mistero doloroso, quello di Primo Levi, in cui si rinnova ciclicamente un altro dramma, quello di Cesare Pavese, un nodo (un segreto) che nessuno osa affrontare. Una stagione irripetibile della cultura italiana viene raccontata come un romanzo famigliare che ha per tema la costruzione di una possibile felicità. Come diceva l’Editore: “Non è appunto un lavoro che dovrebbe essere felice, questo?”.


ferrero

ferrero