Mi permetto di ritornare con qualche riflessione sul tema dell’urbanistica a Rio Marina. Tutti noi dobbiamo considerarla una cosa importante e delicata, e cercare di esprimere posizioni ponderate e possibilmente unitarie per uno sviluppo compatibile del paese. Il parere tecnico espresso in questi giorni dalla Provincia è stato un atto dovuto, un parere di conformità del Piano Strutturale riomarinese. In particolare se lo agganciamo all’unica novità autorevole espressa dagli Enti Locali elbani con l’adesione alla proposta regionale per il Piano Territoriale Unico. Il Consigliere Provinciale D.S. Giannullo ed il Consigliere Provinciale verde Gentili hanno espresso dei giudizi negativi: 250.000 mc non sono pochi, e per la verità non sono gli unici ad avere espresso delle perplessità. Ricordo della presa di posizione degli ambientalisti delle scorse settimane su Capo d’Arco. Ma lo stesso gruppo consiliare di minoranza aveva già avuto modo di farlo quando si è discusso l’argomento nel Consiglio Comunale. Abbiamo provveduto ad esprimere il ns. dissenso, in particolare sul fatto che i 250.000 mc se li spartiscono le solite società. Senza nessuna certezza per i singoli cittadini che non vedono prospettive per la prima casa a Rio Marina e Cavo. Chiarito questo aspetto che ci fa dissentire dalle linee generali di indirizzo dello strumento urbanistico, come non condividere la posizione di Giannullo quando esprime perplessità per eventuali insediamenti urbanistici a Vigneria, dove il terreno è di riporto, dove esistono una falda acquifera e giacimenti minerari destinati a riserva nazionale in un intreccio di gallerie sotterranee? E l’attuale maggioranza del Comune di Rio Marina ci proporrebbe un insediamento PEEP con tanto di caserma dei carabinieri?! Certo che abbiamo perplessità e dissentiamo! E considerato che il Piano definitivo che dovrà individuare l’ubicazione delle aree per l’edilizia popolare non è stato ancora approvato – e quindi non c’è un Piano particolareggiato (come da Lei annunciato sulla stampa) – facciamo richiesta formale per un passaggio dovuto, dibattiamo questi argomenti in un prossimo Consiglio Comunale. Abbiamo delle idee, possiamo confrontarci a livello di indirizzo e non a cose già decise ed avvenute, dove ai consiglieri rimane solo il compito di alzare la mano. Ci sembrano, queste, considerazioni ragionevoli e non strumentali. Possiamo confrontarci su ciò che Cavo e Rio Marina dovranno richiedere e sostenere in occasione della stesura del Piano Territoriale Unico; Rio Marina infatti, nel contesto elbano, potrà soltanto che ricevere. Concludendo, se mi è consentito un consiglio, per cortesia lasciamo stare le azioni di tutela (e querele varie) che sfociano in costi inutili ed inaspriscono solo i rapporti “di periferia”. Rio Marina ha bisogno di un confronto e di una campagna elettorale serena, libera e senza reti. Ma soprattutto di una campagna elettorale ragionata. Facciamo delle prossime elezioni amministrative un’opportunità di confronto programmatico e sui problemi economici, con proposte capaci di far uscire il comune dal tunnel della crisi che attanaglia l’intero Paese. Accantoniamo gli scontri e le eventuali diatribe che servono solo a dividere il tessuto sociale. Stiamo tranquilli, tanto il giudizio tocca – come sempre – agli elettori, che al momento opportuno hanno dimostrato sempre di saper scegliere ed è importante rispettare serenamente il loro verdetto, qualunque esso sia. Ieri come oggi l’alternanza democratica è una buona cosa. Buon lavoro.
rio marina dall'alto panorama