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Nato: stop alle indagini della Capitaneria su Alliance, a rischio quelle della Procura

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 03 agosto 2005

"La Capitaneria di Porto di Portoferraio - recita un dispaccio Ansa -non avvierà un'inchiesta amministrativa sull'incidente che ha coinvolto lo scorso 24 luglio la nave Alliance della Nato, incagliatasi davanti a Cala Giovanna, all'isola di Pianosa. Ad impedire l'attività della Guardia Costiera, di prassi in caso di incidenti in mare, ci sarebbe proprio lo status giuridico della nave, di proprietà della Nato, e dunque soggetta alle tutele dei trattati internazionali che di fatto impediscono qualunque indagine senza precise autorizzazioni. Potrebbe, quindi, sgonfiarsi - prosegue la nota - anche l'indagine avviata dalla Procura di Livorno: il pm Antonio Giaconi ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della Alliance, ma potrebbe essere impossibilitato ad esercitare l'azione penale per gli stessi motivi. Intanto, però, il magistrato prosegue la sua istruttoria e ha acquisito il materiale fornitogli dal Saclant, il Centro Ricerche sottomarine della Nato, che ha la sua sede europea a La Spezia. Confermata la natura scientifica della missione, resta da capire se lo studio dei fondali effettuato a Pianosa non servisse anche per scopi militari. Del resto - termina l'agenzia - cosi come si apprende dal materiale che la Saclant ha fornito allo stesso magistrato, la Alliance e l'italiana Leonardo, l'altro mezzo della Nato impegnato a Pianosa al momento dell'incidente, sono navi all'avanguardia nella ricerca sottomarina e possono essere utilizzate per le rilevazioni acustiche in bassi fondali alla ricerche di mine e per scongiurare qualunque minaccia: dalle mine, all' incursore subacqueo, ai sommergibili comandati a distanza". Immediata la reazione della più rappresentativa delle associazioni ambientaliste nazionali: Legambiente che esce con una dura nota del suo dirigente nazionale Roberto della Seta: “Avevamo dunque ragione di sospettare sugli esperimenti portati avanti dalla nave Nato a Pianosa visto che, ancora una volta, in favore del rispetto dei trattati internazionali, sarà taciuta la verità su attività dubbie svolte nel nostro territorio. Vorremmo ricordare che esiste anche un diritto alla trasparenza nei confronti dei cittadini che in queste zone vivono”. Così Legambiente commenta per bocca del presidente Roberto Della Seta la notizia della sospensione dell’indagine avviata nei confronti della nave Nato “Alliance”, incagliatasi lo scorso 24 luglio nell’isola di Pianosa. “Anche se sembrerebbe confermata la natura scientifica della missione dell’Alliance – continua la nota dell’associazione – l’uso di apparecchiature così sofisticate capaci di operare fino alla profondità di 6.000 metri e a 500 chilometri di distanza dal “controllo”, ci fa sospettare esperimenti di natura militare che non possono essere accettati in una zona marina di tale pregio”. Pianosa dovrebbe essere superprotetta visto che ospita ambienti ormai unici nel Mediterraneo e fauna e flora di grandissima importanza, tanto da essere classificata Zona di Protezione Speciale (ZPS) dell’Unione Europea e che la sua estesissima prateria sottomarina di Posidonia oceanica è Sito di Importanza Comunitaria (SIC)"


Alliance incagliata

Alliance incagliata

robot alliance palazzina nato pianosa

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Alliance incagliata pontone

Alliance incagliata pontone