L'ultimo giorno della Nave Alliance a Pianosa, Mercoledì 27 Luglio 2005, è iniziato intorno alle 8, quando sono partite le manovre di disincaglio che si sarebbero protratte per due ore prima che la nave oceanografica della Nato, potesse lasciare il banco di sabbia sul quale era stata portata con cinque grosse falle nello scafo per evitare il suo affondamento. Gli uomini della ditta Neri insieme ai colleghi di una impresa olandese,avevano già tamponato gli squaci con resina epossilica svuotato le stive della Alliance delle 6O0 tonnellate di acqua (sporca) che contenevano. Ma la nave non si è mossa di molto, ha dato fondo alle ancore solo mezzo miglio fuori del porto di Pianosa e là è rimasta fino a sera per testare la tenuta delle "toppe" prima di avventurarsi nel canale di Corsica e fare rotta a Nord al rimorchio del "Tito Neri II°", verso il bacino di carenaggio di Genova dove dovrà restare tre mesi. Intanto presso la costa pianosina i mezzi antinquinamento della Castalia avevano il loro bel da fare per assorbire una vasta chiazza di oleoso sporco che correva lungo la costa da Cala Giovanna a Punta del Marchese e che solo dopo il tramonto aveva lasciato come traccia di sè delle iridescenze da idrocarburi il superficie, senza però che le coste dell'Isola fossero interessate dal fenomeno. Nel corso della giornata a Pianosa, condotto da un elicottero della Guardia Costiera sbarcava il Sostituto Procuratore di Livorno Antonio Giaconi che compiva un soppralluogo sulla Alliance e "sentiva" per la sua inchiesta sull'accaduto membri dell'equipaggio ma anche persone a terra. Ma mentre la Alliance era ancora nelle acque pianosine molto più a Nord a La Spezia era la branca scientifica della Nato a parlare in conferenza stampa, per ribadire la sua linea "innocentista": a Pianosa Alliance e Leonardo stavano testando robot "pacifici" almeno nell'uso che se ne stava facendo, e non guerreschi, l'incidente era stato causato da un banale errore umano. Più o meno tutto lì. Ma l'Alliance partendo ha lasciato una ridda di polemiche nell'arcipelago, e moltissimi (anche qualificati) scettici, come i lettori potranno verificare continuando a scorrere gli articoli di questo numero del nostro giornale.
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