HALIFAX, 17 Luglio 2001 – Esperimenti innovativi che coinvolgono la ricerca delle mine e studi sull’acustica del fondo del mare stanno avvenendo dal 3 al 20 luglio, 2001 nel porto di Halifax e nella baia di St. Margaret, come accordo tra scienziati della DREA e del Centro di Ricerca Sottomarina (SACLANTCEN) della NATO per prove marine in collaborazione. 26 scienziati raccoglieranno dati per aiutarli a capire meglio l’individuazione delle mine. Queste prove in collaborazione miglioreranno significativamente il progressivo lavoro della DREA e SACLANTCEN sulla ricerca delle mine e sull’acustica del fondo del mare. “I dati da questi test procureranno ciò che è necessario per sviluppare il cuore dei futuri sistemi di individuazione delle mine della Marina Canadese”, dice il Deputato Direttore Generale alla DREA, Warren Nethercote. Le prove in mare sono il risultato del monitoraggio della nave di ricerca NATO NRV Alliance sulla la costa est del Nord America quest’estate. Alliance opera fuori La Spezia, in Italia e solitamente passa la maggior parte del tempo nel Mediterraneo o nell’Atlantico Occidentale. Alliance ha visitato per l’ultima volta il litorale a est e collaborato con la DREA nel 1992. Gli scienziati del SACLANTCEN a bordo della Alliance coopereranno con quelli DREA a bordo della nave del Dipartimento della ricerca di Difesa Nazionale, il CFAV Quest. Cosa è SACLANT Lo staff di SACLANT, inclusi i collaboratori esterni, comprende 574 membri (405 militari e 87 civili) provenienti da 17 delle 19 nazioni NATO, inclusa la Francia, che ha una missione vicino ai quartieri generali della SACLANT. Il Comando Atlantico Alleato ha permanentemente assegnato una forza navale multinazionale chiamata Standing Naval Force Atlantic (STANAVFORLANT), che consiste in 6-10 navi da diverse nazioni NATO. Il comando è anche responsabile del Centro di Ricerca Sottomarina del SACLANT, situata a La Spezia, Italia, che conduce delle ricerche marine per entrambi i maggiori comandi militari NATO e controlla la nave di ricerca Alliance. Si studia il perfezionamento della ricerca antimine. Joint Sea Trials. In collaborazione con gli scienziati NATO a bordo della Alliance, abbiamo condotto esperimenti ricerca delle mine e acustica del fondo del mare in Nuova Scozia. Sistemi con sonar ad alta frequenza erano usati per determinare le caratteristiche del fondo dell’oceano e per fare dei test sulla rilevazione di mine. L’obiettivo finale del progetto è permettere ai comandanti tattici di ottimizzare le performance dei sistemi di sonar sfruttando la nostra conoscenza dell’ambiente sottomarino. La nave Alliance sta sperimentando un nuovo tipo di sonar militare molto dannoso per i cetacei. Fatto – nel 1998 Nature pubblicò una lettera del Dr. Alexandros Frantzis nella quale segnalava un insolito alto tasso di zifi sulle coste della Grecia nel 1996. Dr Frantzis correlò questo spiaggiamento con i test dell’LFAS da una nave di ricerca della NATO, l’Alliance. Stando al rapporto ufficiale NATO su quest’evento, le balene furono esposte a 150-160 dB di LFAS. Fermate la pazzia del LFAS La Marina Statunitense e le forze della NATO hanno intenzione di utilizzare un sistema sonar che è già stato provato mortale (LFAS) nell’80% degli oceani del mondo. Questa tecnologia manderebbe un impulso fino a 250 dB (1 miliardo di volte più forte di un decollo di un 747!) nell’atmosfera della oceano, che ne amplifica la velocità fino a 8 volte. Questo impulso fatale inonderà completamente ogni cetaceo e altre forme di vita marina con sensibilità al suono almeno 10 volte maggiore della nostra. La nave Alliance accusata di aver causato danni a molti cetacei nel mar Egeo Persino il centro di ricerca sottomarina della NATO stessa creò prove diversi anni fa che supportavano il collegamento tra i sonar ad alta intensità e il danno ai mammiferi marini. Il centro correlò uno spiaggiamento di massa di zifi in Grecia nel 96 con i test dei sonar condotti dalla nave della NATO Alliance. Anche la CNN riporta un articolo sulla pericolosità degli esperimenti dell’Alliance. Dopo aver cercato le possibili cause dello spiaggiamento, Frantzis e colleghi scoprirono che la nave di Ricerca NATO aveva condotto test dell’LFAS il giorno prima degli spiaggiamenti. Notando che i test LFAS sono stati precedentemente collegati con gli spiaggiamenti di zifi in altri posti, Frantzis concluse nell’articolo su Nature, “Sappiamo che il LFAS è stato usato nel Golfo di Kyparissiakos. Sappiamo anche che nessun altro test LFAS o spiaggiamenti sono avvenuti in mare Greco Ionio dal 1981. Considerando gli ultimi 16 anni e mezzo, la probabilità di uno spiaggiamento di massa avvenuto per altre ragioni, durante il periodo dei test LFAS, è inferiore al 0.07%. Malgrado la pura coincidenza non possa essere esclusa, sembra improbabile che i due eventi siano indipendenti. Cetacei spiaggiati dopo gli esperimenti dell’Alliance. Nel 1998, in un articolo su Nature, Alexandros Frantzis ha messo in evidenza che 12 zifi si sono spiaggiati da soli vivi su una costa del Mediterraneo mentre la NATO testava il LFAS. Concluse che la possibilità che questo succedesse per qualsiasi altra ragione fosse inferiore al 0.07% percento. La nave di Ricerca della Marina Statunitense Alliance eseguì quel test per la NATO ma con una frequenza maggiore di quella che usarono gli USA, disse il Marinaio Johnson. Anche il time.com dedica un articolo alle balene del mistero. In maggio del 96, Alexander Frantzis, un oceanografo del Centro Naturale di Ricerca Marina ad Atene, ragionò sulle cause dell’incidente per più di un anno, prima di scrivere quali pensasse fossero: in quel periodo, la nave di Ricerca Alliance condusse test del Low Frequency Active Sonar (LFAS, Sonar Attivo a Bassa Frequenza), un sistema che può rintracciare sottomarini spedendo fuori dall’acqua onde sonore. Visto che i mammiferi marini usano il loro udito per navigare nei mari, Frantzis disse, emissioni improvvise di suoni dai sistemi di sonar potrebbero causare un disorientamento degli animali e spedirli sulle coste.
aliance nave incagliata pianosa