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Controcopertina: Lettera aperta all’Assessore Regionale Conti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 08 marzo 2003

Si è avuto modo di leggere le osservazioni che la Giunta Regionale in data 07.02.03 ha formulato al Regolamento Urbanistico del Comune di Portoferraio e si è ricavata l’impressione che le valutazioni espresse in varie occasioni, da alcuni cittadini, Associazioni e dalle forze politiche di opposizione, escano confermate dal documento regionale. “Il testo delle Norme Tecniche è scritto con un linguaggio impreciso e spesso oscuro, benché ridondante e configura un impianto normativo complicato, …” Per altri aspetti si fa osservare che alcune disposizioni sono illegittime e la Giunta Regionale chiede la riformulazione anche di altre norme. Le osservazioni della G.R. si concludono con”la probabile esigenza di provvedere ad una nuova scrittura di larga parte della normativa …” Sono complessivamente osservazioni “pesanti” e tenuto conto da chi sono espresse non possono essere ignorate e se, accolte anche solo parzialmente, comportano l’esigenza di una nuova pubblicazione del R.U. Quello che invece ci ha sorpreso, nel documento regionale è il mancato riscontro ad alcune osservazioni, di carattere generale, formulate da Lega Ambiente SOS-Elba, che noi condividiamo, e che tale associazione ha trasmesso, per conoscenza, anche alla S.V. “Gli strumenti urbanistici, in base ad un ormai consolidato indirizzo giurisprudenziale della Suprema Corte e del Consiglio di Stato hanno la natura di atti normativi, aventi pari efficacia delle leggi anche se di rilievo secondario rispetto alle norme primarie in quanto costituiscono un’ulteriore specificazione ed integrazione della legislazione che disciplina l’intera materia. In questo senso numerose sentenze della Cassazione Civile. Pertanto appare chiaro che le previsioni urbanistiche hanno valore “erga omnes” per cui diviene difficile, anche se apprezzabile il tentativo di favorire solo i residenti. Pertanto non è ammissibile prevedere ampie zone con indice teorico mc. 0.03/mq. nelle quali, di fatto solo i residenti, possono realizzare un’abitazione. (In questo senso numerori art. della N.T.A. indipendentemente dall’indice fondiario). Con la normativa di cui sopra non è possibile rispondere alla prescrizione di cui al comma 20 dell’art. 31 legge 27.12.2002 con la quale i comuni debbono notificare ai proprietari l’attribuzione di area edificabile ai loro terreni.” Il documento regionale sembra, invece, condividere l’impostazione del comune limitandosi a richiamare la L.-R. n° 64/95 relativa alle zone agricole. Altro aspetto che ci sorprende sia stato tralasciato è il dimensionamento delle abitazioni in rapporto alla composizione del nucleo familiare (vedi art. 118 punto 4 delle NTA) A nostro modesto avviso che codesta Regione, pur nelle considerazioni di carattere generale, senza per questo intaccare l’autonomia comunale non può avallare il trasferimento delle scuole del Centro Storico nei pressi del Cimitero, dove si ipotizza un Villaggio scolastico ed un insediamento residenziale per circa 800 persone in una zona priva di infrastrutture. “Tra l’altro le nuove strade interne al comparto, per svincolare la zona, confluirebbero nella viabilità principale, di sezione ridotta, priva di marciapiedi che non è in grado di sopportare il carico urbanistico attuale Tra l’altro la presenza di abitazioni a filo strada non consente l’ampliamento della viabilità principale. La realizzazione di quanto previsto determinerebbe la completa congestione dell’abitato della Padulella/Consumella, gia densamente abitata, con gravi rischi per l’incolumità degli automobilisti e dei pedoni. Inoltre non appare ammissibile la sopraelevazione di edifici privati in lotti già completamente edificati, in una zona di denso traffico al limite del centro storico ed in palese contrasto con l’art. 2 L. 122 del 24.03.1989. Si solevano questi aspetti, tralasciandone molti altri, poiché siamo fortemente interessati a dare giuste risposte all’esigenze dei nostri concittadini e non vorremmo che al momento della seconda pubblicazione del R.U.si formulassero allora le osservazioni che oggi sono state tralasciate che costringerebbero il comune ad iniziare per la terza volta la procedura di approvazione. Quindi non per spirito polemico e neppure per una pregiudiziale politica ma al contrario si vorrebbe, se è possibile, che codesto Ente superiore fornisse al comune le opportune indicazioni, come si legge nella parte finale del Vs. documento, per procedere speditamente a dotare Portoferraio di un nuovo Piano Regolatore.


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