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Il cantiere delle condotte di Mola, la C.M. spinge per una rapida soluzione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 24 luglio 2005

Il tormentone sul cantiere di Mola, che l’ attuale Amministrazione della Comunità Montana ha ereditato dal passato assieme a numerosi altri problemi oggi risolti o in via di soluzione, si gioca tra due sponde: - da un lato la necessità di ultimare al più presto i lavori di posa e riparazione delle 13 condotte per lo scarico a mare dei reflui trattati o depurati (la normativa prevede il rilascio a 1000 metri dalla costa e a meno 25 mt di profondità); -dall’ altro l’ urgenza di liberare al più presto l’ area del cantiere per consentire al Parco Nazionale, attraverso uno specifico finanziamento, il ripristino dell’ area, una zona umida di forte valenza ambientale ed avifaunistica. I motivi dei ritardi nei lavori sono stati ribaditi più volte, così come è stata giustamente sollevata l’ urgenza del loro termine per liberare la zona. Riteniamo che nell’ incontro tra Comunità Montana, Parco Nazionale e ditte incaricate dei lavori ( in sostituzione di quella fallita ) fissato per giovedì prossimo, vi siano le condizioni per cercare di ‘salvare capra e cavoli’, dando alle imprese il tempo minimo necessario per ultimare opere di valenza strategica per l’ Elba e restringendo nel frattempo ai minimi termini l’ area del cantiere per consentire il contemporaneo avvio dei lavori di ripristino. I Comuni che ancora non l’ hanno fatto, sono stati di nuovo sollecitati a predisporre l’ atto burocratico della concessione demaniale per la posa delle stesse condotte, senza il quale non si può procedere con i lavori.


comunità montana vessillo

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