Mai ricevuti tanti contemporanei segnali di apprezzamento e di contestazione rispetto a qualcosa che avevamo scritto. Riflettendo su ciò prendiamo intanto atto di aver colto nel vivo. Tutto è iniziato con una presa per i fondelli di un premio giornalistico che non ci ha mai convinto per una serie di questioni, a partire dalla scarsissima originalità della formula, che ci pare scimmiottare ben più note manifestazioni, e per il suo contorno mondan-festaiolo di terza fila, che francamente ci indispone, non riuscendo a capire cosa diavolo c'entri con il giornalismo la parata di VIP veri o presunti che si dondola nelle acque marinesi. Non eravamo stati neppure troppo cattivi, ad esserlo ad esempio si poteva iniziare a fare "gli occhi alle pulci" notando gli sbrodolosi accenti nei confronti della medesima manifestazione e della signora che la promuove (e la paga) contenuti in una pubblicazione su carta patinata profumatamente pagata (o sostenuta?) da un ente pubblico (il PNAT) in cui si passava ogni soglia della piaggeria e del ridicolo a partire da uno sconcertante "Signori si nasce" che non poteva che far tornare alla mente Totò: "Ed io modestamente lo nacqui". Eppure tanto è bastato per scatenare un pandemonio, richiesta di fornire titoli professionali (molto signorile, anzi aristocratica: la prima in 33 anni), velate minacce di azioni legali (basate su cosa ce lo devono ancora spiegare), voci secondo le quali questo covo di comunisti travestito da giornale avrebbe in animo di contestare la manifestazione che tutto il mondo c'invidia (chissà se importeremo anche qualche back-block per l'occasione). Ora ripensino quelli che tra i nostri pochi lettori ci seguono da tempo, che cosa in confronto avrebbero dovuto fare il povero Senatore Bosi o altri amministratori locali ai quali abbiamo riservato una "cura" ben più feroce, che abbiamo impietosamente "incicciato" con corsivi e vignette decine di volte. La realtà è che "lor Signori", avrebbe detto la buonanima di Fortebraccio (Mario Melloni), sono così usi ad avere intorno plaudenti famigli che la minima critica li ambascia o li fa infuriare, non avendo ancora costoro (e valletti) capito che: a) I titoli nobiliari sono stati aboliti dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) Non ci risulta vigente norma che configuri il reato di Lesa Maestà. Vorremmo comunque tranquillizzare tutti, non abbiamo nessuna intenzione di contestare il premio in questione, così come assicuriamo che non vogliamo manifestare contro l'assolutismo del potere dei faraoni egizi sfilando in corteo di fronte alle loro mummie. Abbiamo già detto che saremo altrove. Chissà magari avremo anche del tempo per rilassarci, ascoltare un po' di musica in tema, "L'Avvelenata" di Guccini ad esempio, che inizia con un "Secondo voi ma a me cosa mi frega ..." e prosegue con un "..godo molto di più nell'ubriacarmi, oppure a masturbarmi o al limite a scopare". Nella speranza, non occorre dirlo, che tanta volgarità non mandi in deliquio qualche nobildonna, non provochi sturbi a "uomini di successo" chi misurano il senso e l'importanza del loro esistere con i "piedi" del loro Yacht, e dei "clientes" poveri di spirito che li invidiano.
Marciana Marina - Piazza di Chiesa