Uno schianto nel cuore della notte. Gli inquilini si sono svegliati senza rendersi conto di cosa fosse successo. “Abbiamo pensato ad uno scontro tra auto nella stradina qui sotto, ci siamo affacciati ma era tutto tranquillo. Allora uscendo sulle scale abbiamo visto dei frantumi di calcinacci, abbiamo cercato di aprire la porta dell’abbaino senza riuscirci perché era bloccata dalle macerie”. Erano circa le una di notte di venerdì quando i Vigili del Fuoco si sono avventurati nel sotto tetto ed hanno verificato lo stato di estrema pericolosità del solaio di una delle palazzine della Sghinghetta di proprietà del comune di Portoferraio. Due delle travi portanti avevano ceduto. Immediatamente hanno fatto evacuare tutte le 9 famiglie residenti, una trentina di persone, tra cui un disabile, sette bambini ed alcuni anziani, che si sono riversate nella strada sottostante. Verso le tre è giunto sul posto il Sindaco Peria che ha cercato una sistemazione per la notte. Gli evacuati sono stati ospitati gratuitamente dal Residence San Giovanni, anche se sono stati in pochi a dormire. La mattina di venerdì un vicino ha offerto un grande ombrellone “prelevato” da uno dei banchi del mercatino così, nel mentre i tecnici di Casalp insieme agli assessori Truglio e Lupi e ad alcuni tecnici comunali verificano la gravità della situazione, i più anziani si riposavano all’ombra. “Diteci fra quanto potremo ritornare nelle nostre case” era la domanda che risuonava di continuo nella piazzetta diventata lo spazio domestico delle 9 famiglie. Il geometra Caselli di Casalp, società che ha in gestione gli edifici di proprietà comunale, ha dichiarato che se non ci saranno imprevisti le famiglie del primo piano potranno indicativamente rientrare tra una settimana, quelle dell’ultimo piano, più a rischio per la contiguità con l’abbaino, tra due settimane. I lavori, che inizieranno già da sabato dureranno circa tre settimane. Semaforo verde invece per gli inquilini del pianterreno che, una volta messo in sicurezza il vano scale, hanno potuto fare ritorno in giornata nelle loro abitazioni. I Vigili del Fuoco verso le 13 si sono recati di nuovo negli appartamenti ancora inagibili per prelevare vestiario, biancheria e medicinali da consegnare ai proprietari, usciti in fretta e furia con soltanto quello che avevano indosso. Il Comune di Portoferraio si è immediatamente attivato per trovare una sistemazione alternativa per le sei famiglie rimaste senza tetto. Per i pasti è stato messo a disposizione il servizio mensa dell’ospedale, mentre ancora per una notte, il Residence San Giovanni metterà a disposizione due appartamenti. Tre famiglie hanno trovato ospitalità presso alcuni parenti a Portoferraio, e un'altra ha avuto in temporaneo uso un appartamento di proprietà comunale in via della Fonderia. Già nella giornata di Sabato il Comune fornirà ad una famiglia delle due rimaste nel residence un alloggio in località Bricchetteria. La palazzina della Sghinghetta è stata costruita, insieme agli altri blocchi di edilizia popolare nelle strade parallele, negli anni ‘50. Già diversi anni fa un analogo crollo interessò l’edificio di fronte. In seguito a quell’episodio l’ufficio tecnico del Comune aveva fatto fare un sopralluogo in tutti gli edifici, senza rilevare altri particolari problemi. In effetti gli inquilini non avevano mai notato nessuna avvisaglia di quello che poi sarebbe accaduto, nessun calcinaccio, nessun rumore di preavviso. L’abbaino era infatti usato dalle famiglie come soffitta e vi si recavano spesso per riporre o prendere degli oggetti. Fortunatamente il crollo è avvenuto di notte e durante la stagione calda che rende un po' meno traumatico il trasloco forzato.
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