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Controcopertina: Strumenti di programma per la Comunità del Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 07 marzo 2003

Piano del Parco e Piano Pluriennale Economico e Sociale sono stati i temi principali della riunione della Comunità del Parco che si è tenuta venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Portoferraio. La necessità che il Parco si doti, dopo sei anni, di questi strumenti è stata evidenziata dai Sindaci presenti, dall’Assessore Simoni della Comunità Montana e dal Commissario Ruggero Barbetti, nonché dal rappresentante della Regione Toscana, Arch. Perlatti. Il Commissario Ruggero Barbetti ha sottolineato la necessità di porre in essere strumenti normativi concreti da elaborare con la partecipazione della Comunità del Parco e bilanciati sull’attuale perimetrazione del Parco. Per quanto riguarda il Piano del Parco, prima di elaborare la propria proposta, l’Ente Parco è in attesa di conoscere quali strumenti normativi coordinati tra i Comuni dell’Elba, il Parco Nazionale e la Regione Toscana saranno adottati per il “piano strutturale collettivo”. Il Piano del Parco, infatti, riguarda la zonizzazione relativa ai limiti di protezione all’interno dell’area protetta. Il Piano Pluriennale di Sviluppo Economico e Sociale sarà elaborato dalla Comunità del Parco e sottoposto all’approvazione del Consiglio del Parco e della Regione Toscana. Si tratta di uno strumento fondamentale che indica i mezzi e gli strumenti da attuare con le altre istituzioni dell’arcipelago al fini di individuare le linee guida di uno sviluppo eco-socio sostenibile del territorio. “Due strumenti importanti ed urgenti – afferma Barbetti – che cercheremo di sviluppare entro la fine dell’anno. Al fine di elaborare una sintesi tra le Istituzioni dell’Arcipelago, il Parco si avvarrà del supporto tecnico di una società di advisoring”. Sollecitato dai presenti, il Commissario del Parco Ruggero Barbetti, ha trattato il tema della perimetrazione. “Non sono contrario ad una modifica della perimetrazione del Parco – ha detto Barbetti – sia per andare incontro alle esigenze di chi svolge l’attività venatoria, sia perché gli attuali limiti sono spesso contraddittori. Certo è che, prima di tutto, la Regione deve prendere una posizione chiara sulle aree contigue. Personalmente ritengo che l’Elba è di per sé un Parco naturale. Le valenze sono identiche sia entro che fuori i confini del Parco, quindi, non ha molto senso fare questa distinzione. Da un lato, è auspicabile che alcune zone non rientrino più nell’ambito dell’area protetta e che diventino zone contigue, ma, dall’altro, per fare questo, bisogna avere la coscienza di estendere la superficie del Parco anche a territori che ora ne sono fuori. Io credo che il Parco – ha aggiunto Barbetti – sia un’opportunità che fino ad oggi è stata fortemente sotto utilizzata. Accolgo con fiducia la sfida di fare del Parco il motore di sviluppo sostenibile di tutte le attività socio-economiche dell’Arcipelago”. Con riguardo alla perimetrazione, l’Arch. Perlatti, rappresentante della Regione Toscana, ha condiviso pienamente l’opinione di Barbetti, affermando che la riperimetrazione è necessaria. Ha poi aggiunto che il Piano del Parco dovrà evidenziare le caratteristiche delle diverse aree, la cui scelta deve avere validità scientifiche e non economiche.


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