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Ancora sul Canile, colpi di coda, manovre e siluri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 31 ottobre 2002

Rifondazione: La volontà di liquidare un’importante esperienza solidaristica Il Coordinamento di Zona del PRC ed il Coordinamento dei Giovani Comuniste/i, in riferimento alla grave situazione venutasi a creare con l’ordinanza di sgombero del Canile di Portoferraio, denuncia il tentativo di liquidare un’importante esperienza solidaristica che si è espressa oltretutto fornendo un servizio essenziale per tutta L’Isola d’Elba, sostituendo egregiamente una fra le tante carenze di politiche sociali delle varie municipalità elbane. Il Sindaco di Portoferraio e la sua giunta cerca di reprimere un’esperienza originale, come quella della gestione del canile, in maniera autoritaria e pasticciona come nella ormai triste tradizione di Governo dell’Isola da Parte della destra ( vedi la chiusura di tutti gli spazi di aggregazione sociale dal centro giovani in poi) Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà attiva ai “ragazzi del canile” dimostrata dalla presenza al loro fianco dei dirigenti e dei militanti del Partito. Sollecita le forze d’opposizione al potere della destra elbana ad un confronto politico ed istituzionale per coordinare le azioni di solidarietà che costringano le amministrazioni locali latitanti ad assumersi le proprie responsabilità, dando il via alla costruzione del canile comprensoriale. Propone una discussione approfondita per dare vita all’Elba ad una grande mobilitazione che contrasti la politica di pressappochismo e di scontro che sistematicamente viene svenduta, dalla destra, come “buon governo”. Il Coordinamento dei Circoli Roberto Barsaglini: Cari Amministratori non sentite abbaiare? Arrivo al Canile nel pomeriggio... - perché gli ex-Macelli resteranno conosciuti come Canile per lungo tempo. Ciò che ha un cuore, nella memoria popolare, sopravvive sempre ai nomi degli amministratori: per quante velleità abbiano di lasciare la propria impronta durano sempre poco più è il caso di dirlo, di un abbàio di cane. Arrivo al Canile, dicevo, verso le 16,30. Siamo nella via laterale, dentro alcuni ragazzi stanno smontando le ultime cose, nello spazio recintato ma ormai senza animali. Qualcuno a sedere fuori sul muretto racconta di una delle tante riunioni che in questi giorni si sono succedute. E' in corso anche un ulteriore incontro, non si sa più se ufficiale o ufficioso, con il Sindaco. Abbiamo visto di tutto, ordini di sgombro, firme mancanti, denunce... ma su tutto e tutti l'impazienza di chi si vuol autoeleggere primo cittadino, l'imperizia e la confusione di chi invece primo cittadino è stato effettivamente eletto. Oggi si respira tristezza nell'aria. In un'auto parcheggiata due cani con il muso appoggiato sui loro carrellini, con i quali hanno potuto recuperare tante funzioni che altrimenti erano perdute per sempre, ci guardano: dal loro piccolo orizzonte i loro occhi dolci sembrano chiedere spiegazione. Speedy, intanto, corre dietro a tutte le auto bianche in cerca di Michele, non capisce perché ci mette così tanto tempo a ritornare. La notizia del comunicato giacobino di "Forza Elba" (leggi Coordinamento locale di Forza Italia), mette ulteriore scompiglio, ...e forse non solo tra l' "opposizione". Comincia a farsi scuro. E comincia ad arrivare gente. Ci spostiamo davanti all'ingresso, sulla via principale. Arrivano anche i Vigili. Si aspetta. Qualcuno sta scrivendo un comunicato. Sembra una lenta agonia. E' buio. Un megafono comincia a parlare: è la lettura delle decisioni e dei ringraziamenti a tutti i sostenitori fisici e morali di questa battaglia di civiltà. Viene tolta la bandiera. Partono gli applausi e una buona dose di commozione. A malincuore i Ragazzi del Canile escono volontariamente, a testa alta, da uno spazio che per tanto tempo li ha visti offrire il loro tempo e i loro sforzi in un impegno civile in difesa degli animali, parte debole di una realtà che di civile ha ben poco. Lo sgombero forzato non c'è stato. Traffico fermo, il pubblico applaude lungamente. C'è tristezza perché costa lasciare quello che faticosamente si è costruito in questi anni, ma c'è anche tanta determinazione e consapevolezza. Per ora si vince ai punti. Ci sono tutte le premesse per fare, Venerdì prossimo, una grande manifestazione: sappiamo che c'è un grande sostegno. Alle 17:00 ci ritroveremo davanti al Canile, sfileremo per Portoferraio e la nostra convinzione farà sì che il nuovo Canile venga finalmente realizzato. Gentili amministratori, non sentite abbaiare? Roberto Barsaglini Forza Italia: Si scelga per il Canile una ubicazione diversa da S.Martino Sabato 26 c.m. si è riunito il Coordinamento Elbano di F.I. a Portoferraio alla presenza del Coordinatore Provinciale Paolo Foti, del Consigliere Regionale Leopoldo Provenzali, del Coordinatore Elbano Mario Dini e dei Coordinatori Comunali Elbani, per affrontare per affrontare alcuni temi di attualità politica e sociale. In ordine a quanto discusso viene rilasciato il seguente comunicato: Canile Comprensoriale. Si tratta, come tutti sanno, di un datato problema di ordine comprensoriale, ereditato dalle amministrazioni passate, e che ancora registra difficoltà ed incertezze per una chiara individuazione di una soluzione definitiva. Le responsabilità per la mancata soluzione del problema non possono essere additate all’Esclusivo operato della Giunta Ageno, come si sta cercando di fare da parte dell’opposizione portoferraiese, la quale continua a premere Sindaco e maggioranza perché si attivino per la realizzazione del nuovo canile di S.Martino. Purtroppo, come sempre, la radicalizzazione delle posizioni favorisce solo un clima teso che allontana le prospettive ispirate a criteri di saggezza. L’inserimento di Forza Italia nel dibattito tumultuoso odierno non può che avere l’obiettivo di richiamare tutte le parti in causa ad atteggiamenti di reciproco rispetto, abbandonando posizioni preconcette ed aprendosi a criteri di nobile obiettività. Pensiamo che per poter ripartire da una posizione accettabile da tutti, si potrebbe concordare concordare intanto col fatto che l’ubicazione di S.Martino presenta più negatività che aspetti positivi. D’altra parte se andiamo a rileggere il “Verbale di Concordamento”, redatto il 28 Febbraio 2002 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dagli Enti Interessati (Ministero Beni Culturali, Soprintendenza, PNAT, Comunità Montana, Comune di Portoferraio), troviamo ben evidenziate le ragioni che hanno indotto la Comunità Montana ad affrontare oggi un’analisi per l’individuazione di un sito alternativo a S.Martino. Infatti, nel sopraccitato “Verbale di Concordamento”, dopo che “… le Amministrazioni intervenute hanno convenuto di ritenere valido il progetto predisposto per la realizzazione di un canile comprensoriale in località S.Martino …” si legge “Tuttavia, in considerazione dei tempi necessari all’adeguamento del progetto alle prescrizioni formulate dalla Soprintendenza, all’affidamento dell’appalto ed alla successiva messa in cantiere del progetto, nonché allo stanziamento dei necessari fondi – tenuto conto peraltro che l’attuale progetto è idoneo al solo ricovero di 36 cani randagi – le Amministrazioni intervenute convengono sull’opportunità di verificare la fattibilità del canile comprensoriale in altro sito, ipotizzando una struttura tipo logicamente evolvibile per le esigenze future dell’Isola, idoneo non solo al ricovero, ma anche per esigenze di accoglienza di animali randagi”. Sulla base di quanto esposto la C.M. ha ritenuto per il momento di soprassedere alla realizzazione di un progetto che impegna più di un miliardo di lire in una struttura per 36 cani non evolvibile, e con il rischio di creare una situazione di obiettiva criticità nella popolazione residente ai margini della località S.Martino e tenere conto delle condizioni abitative di una comunità non è solo un fattore sensibile al consenso, come cavallerescamente agitano gli esponenti della minoranza portoferraiese, ma è un preciso dovere di ogni amministrazione, e costituisce ragione aggiuntiva, non secondaria alla necessità di verificare soluzioni alternative. Sempre per fornire elementi informativi ai lettori cittadini, precisiamo che il progetto di S.Martino presenta dei costi così elevati a causa delle prescrizioni formulate dalla Soprintendenza (controllo dell’impatto acustico, tutela integrale della strada selciata, salvaguardia degli alberi di leccio. E che l’ubicazione in altro sito, dove non necessita di quel tipo di prescrizione, verosimilmente porterebbe i costi stimati ai 200 milioni di vecchie lire. Nella speranza di avere contribuito a fare chiarezza FI lancia un appello a tutte le forze politiche ed agli Enti coinvolti ed interessati ad una ragionata soluzione del problema canile, per favorire attraverso un atteggiamento di dialogo non preconcetto una soluzione definitiva. Ing. Mario Dini (Coordinatore Elbano di Forza Italia) Nota a margine Dichiarazione del Sindaco Ageno (FI) ad Elbareport una settimana fa: “…resta valido il percorso della realizzazione del Canile di S.Martino” Dichiarazione del Presidente della Comunità Montana Mauro Febbo ( 30 ottobre, dopo aver ricevuto da Elbareport e letto per la prima volta il comunicato stilato dal suo partito ben quattro giorni prima) “ non ho bisogno di ripetere quello che ho già affermato, il problema che ha impedito al progetto di S.Martino di andare avanti è stato il mancato versamento dei fondi dovuti da parte dei comuni” Domanda ingenua: A che gioco si sta giocando all’interno di Forza Italia? Suggerimento (in tema) ai due amministratori: prendano in seria considerazione il vecchio adagio che definisce il cane come il migliore amico dell’uomo e pongano molta attenzione agli scritti dei loro supposti “amici politici” che ci paiono un po’, come dire, siluranti. Bau Bau Bau.