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Controcopertina: Rio Marina – Argomenti per lo sviluppo (e il voto)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 luglio 2005

La recente azione della Goletta Verde e di Legambiente a Capo d’ Arco, ha avuto il pregio di riportare l' attenzione sulla punta di un iceberg più grande di Cerboli: le previsioni urbanistiche del Comune di Rio Marina. Auspichiamo che la firma del protocollo tra i Comuni elbani per realizzare un unico ufficio di Piano Strutturale dell' isola, porti a rivedere , a Rio come in altri Comuni , tutte quelle previsioni che tendono a realizzare decine di migliaia di metri cubi che nulla hanno a che fare con le legittime richieste di prima casa di cittadini e famiglie davvero residenti. Dati ufficiali della Provincia di Livorno ci confermano ( per difetto ) che sono oltre 17 mila all' Elba le case non abitate da residenti, un fenomeno non più sopportabile dal territorio, una pura rendita che è il contrario dello sviluppo economico, come stanno dimostrando i fatti . I 13.000 metri cubi ipotizzati a Capo d’ Arco, ( in parte cubature civetta – ad esempio i 1.000 metri cubi di pseudo cabine sulla costa e nella macchia mediterranea - per fare passare il resto ), le previsioni contenute nel Piano Strutturale di altri 15.000 mc. di strutture alberghiere sempre a Capo d’Arco e l' ampliamento del villaggio turistico di Ortano, la realizzazione del villaggio paese a Vigneria, una struttura elefantiaca ed ormai superata dai tempi e da ogni moderna logica turistica ( su un terreno a rischio idrogeologico ), la occupazione di cala Seregola per altri 8000 mila metri cubi, sono scelte sbagliate Non ci risultano invece interventi, a parte il recupero dei volumi ex minerari di Vigneria e della ex scuola, dove sarebbero invece utili e necessari, come nel centro abitato di Rio Marina ( albergo, ostello per la gioventù, ampliamenti per i residenti, incentivi al recupero e all' utilizzo dei 6000 vani sfitti, pari a 1600 appartamenti ) ; non ci risulta una riflessione sul fatto che Rio Marina dal 1971 ha avuto la più alta crescita di seconde case, in percentuale e per abitante. Invitiamo le forze politiche che si candideranno nel 2006 al governo del paese, almeno quelle di centrosinistra, a porsi una domanda: il villaggio di Ortano e le costruzioni di Capo d’ Arco, hanno in qualche modo fermato il declino della cittadina ex mineraria? O non l' hanno piuttosto accelerato, spostando di fatto investimenti in località avulse dalla vita lavorativa ( in particolare turistico-commerciale..) di chi opera a Rio Marina ? La risposta è sotto gli occhi di tutti. Chiediamo che i cittadini di Rio Marina e di Cavo partecipino alla definizione di un programma che non può che basarsi sulla qualità ambientale, sulla valorizzazione di un centro storico unico e particolare, sulla gestione dello specchio acqueo per lo sviluppo della nautica ( gestita con una forte presenza Pubblica di indirizzo e gestione ), sul rilancio partecipato del Parco Minerario su di un progetto condiviso che consenta di sostituire Fintecnica e il suo 40% di quote con Enti Pubblici e soggetti privati, senza più limitarsi alla pura gestione dell' esiguo personale ancora in carico. Siamo convinti che il centrosinistra di Rio Marina potrà acquisire consensi se saprà riportare al centro della propria proposta lo sviluppo della città dei residenti, uno sviluppo economico e sociale attento alla qualità del territorio e della vita delle persone, in discontinuità politica e culturale – va detto – anche con un proprio recente passato, non certo civettando con le logiche speculative previste – appunto - dal vecchio piano ( 185mila metri cubi non attuati) e dal nuovo per un totale di 270 mila metri cubi.


rio marina torre panorama

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