“Non mi sono piaciuti alcuni commenti alla firma del protocollo d’intesa sulla gestione associata dell’urbanistica, sottoscritto da Regione, Provincia e comuni elbani. Sono commenti frutto di una riserva mentale e di un falso pregiudizio , per i quali i comuni penitenti sarebbero “andati a Canossa” con il cappello in mano per chiedere scusa di chissà quali peccati In realtà si è trattato di una adesione volontaria che punta ad un riequilibrio dello sviluppo e ad un potenziamento delle infrastrutture e delle risorse primarie, quali ad esempio quelle quella idrica, punti su cui regione e Provincia si sono impegnate per la prima volta a contribuire concretamente a sostenere le necessità dell’Elba, e ciò è importante e sarà oggetto da parte nostra di una continua monitorizzazione. Peraltro è stato fissato un percorso di assoluta garanzia per tutti, che prevede deliberazioni unanimi per la scelta degli organi tecnici ma anche per la definizione delle modalità organizzative e dei criteri di valutazione che dovrebbero informare la stesura dei piani. Sono queste le condizioni che ha posto il Comune di Rio Marina, insieme alla riaffermazione del ruolo dei consigli comunali, e sono queste le condizioni che rendono questo protocollo una cosa seria ed accettabile, nel principio, sempre largamente condiviso, di uno sviluppo compatibile che comunque assicuri le condizioni di una tenuta economica e sociale per le popolazioni elbane, finora non sempre garantiti in un’Elba a due velocità. Le altre fantasie interpretative svelano un disegno strumentale che non punta certo agli interessi elbani ma ad una loro permanente mortificazione, sull’altare delle ossessioni animate dalla sinistra più radicale.”
bosi fascia