In quel di Livorno, ma pure da noi si dice: “E gli hai detto steccolo!” (trad. non ci sei andato certo leggero) per definire una violenta contestazione verbale nei confronti di qualcuno. E osserviamo Legambiente e WWF unitinellalotta non gli hanno davvero detto steccolo agli amministratori portoferraiesi stigmatizzando (come farglielo capire ora? Assessore ha presente le stimmate .. i buchi .. Padre Pio? No? Niente, con questo è tempo perso!) stigmatizzando dicevamo, le frenetiche attività motosegaiole del governo di Cosimopoli, che si può dire riesce a far più danni della grandine, perché la peggiore grandinata ai pini di Via Ninci gli avrebbe fatto un baffo e loro invece in due giorni sono riusciti a distruggerli, a sfare in quarantottore a colpi di delibere quello che la natura ci aveva messo cinquantanni a far crescere. E non hanno detto steccolo, gli ambientalisti neanche a quell’altra cosa, (che noi riteniamo da tempo essere assai perniciosa) che è la venerabile ed ingrembiulata signora soprintendenza pisana, che ha detto: “Gaò m’importa ‘na sega de’ pini, ‘un so’ autoctoni!” E quell’altri di stianto presi dall’arapamento pelatorio, nell’intento di rendere Portoferraio tutta, ubertosa (Consigliere, il povero Lupi non c’incastra) come la chiorba del Vicesigaro o, come già avemmo a dire, come la potta delle su’ nonne, si so’ messi a motosegare a tutta manetta, magari anco co’ la lingua di fori dal godìo. Diciamo che ci ha fatto piacere leggere nel documento degli ambientalisti la stessa sanissima incazzatura che abbiamo dentro ma, forse conoscendo meglio, per concittadinanza, parte dei soggetti di che trattasi, ci corre anche l’obbligo di manifestare un’avvertenza agli amici del Panda e del Cigno Verde L’avvertenza è la seguente: se avete scritto per rendere edotta la popolazione, bene, se invece pensate di far riflettere chi ha lo scettro del comando, levatevelo dal capino! In parte questa combriccola è capace di una riflessione solo con uno specchio davanti, in altra parte può competere per sensibilità e cultura con la mitica Capra dello Scaglieri, in altra parte, al di là delle forme, ha una presunzione addosso che gli ronzica l’orecchi, l’occhi ed altro, feguramoci se stanno a ascolta’ a voi! Si può convincere chi sottoposto ad una radiografia cranica o ad una percussione darebbe lo stesso identico risultato di un tamburo? Si può convincere chi pensa che l’Editto di Rotary si scriva così co la “y” finale e sia il menù dell’ultima buzzata che s’è fatto? Si può convincere chi è da sempre tanto pieno di sé che è convinto d'avere ragione una volta s^ e l'altra;onvece, anche? E’ tempo perso, è battere l’acqua nel mortaio, fiato sprecato. Dite che anche noi non gli abbiamo detto steccolo? Che siamo stati troppo pesanti? Cattivi? Pensate quanto sono stati crudeli e spietati loro con i Pini di Via Ninci, deliberatamente massacrati per poter incasellare nel ruolino di marcia un'altra ridicola “operetta del regime”. Li hanno uccisi i pacifici pini di via Ninci, grandi e forti ma incapaci di difendersi, incapaci perfino di protestare; non sappiamo se servirà a qualcosa, ma abbiamo cercato di farlo noi per loro.