Tutto è iniziato intorno alle ore 10 di Martedì 12 Luglio quando una signora marinese ha trovato il convivente, un quarantasettenne barista privo di sensi nella loro abitazione. La signora si è allarmata ed ha chiamato i Volontari della Pubblica Assistenza di Marciana Marina che hanno condotto l'uomo all'appuntamento con i colleghi della Croce Verde di Portoferraio giunti al rendez-vous con il medico di guardia a bordo alla loro autoambulanza con la quale il marinese veniva trasportato all'ospedale di Portoferraio. Ma nonostante le cure prestategli dal personale sanitario del capoluogo elbano l'uomo rimaneva in stato di incoscienza, per questo i medici portoferraiesi, diagnosticando uno stato comatoso probabilmente indotto da una massiccia assunzione di sostanze stupefacenti, decidevano il suo immediato trasferimento presso una più attrezzata struttura continentale, e la scelta cadeva sul reparto rianimazione dell'ospedale di Livorno. Il trasferimento del paziente alla piazzola d'atterraggio degli impianti sportivi di S.Giovanni era effettuato da un'autoambulanza del SS. Sacramento di Portoferraio. Là, poco prima delle ore 14, il marinese veniva caricato a bordo dell'elicottero "Pegaso2" del servizio 118 che lo conduceva nell'ospedale livornese. Le ultime notizie che abbiamo avuto sullo stato di salute del protagonista della vicenda ci parlavano di condizioni gravi e stazionarie.
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