Domani 13 luglio a Roma si svolgerà il proseguo della conferenza di servizio su “interventi urgenti di tutela ambientale e progetti di valorizzazione per l’Isola di Pianosa” e in questa occasione i VERDI chiedono di riaccendere i riflettori dell’opinione pubblica su Pianosa. PIANOSA NON DEVE MORIRE E’ ben ricordare che l’isola di Pianosa (SIR 59 IT5150013) è interamente compresa in un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e in una Zona di Protezione Speciale (ZPS) in base alle Direttive Habitat (92/43 CEE) ed Uccelli Selvatici (79/409/CEE) dell’Unione Europea, misure recepite dalla Regione Toscana con la legge 56/2000 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche” che istituisce una rete ecologica di “Siti di importanza regionale” (SIR), comprendente anche SIC e ZPS ai quali è esteso l’obbligo di adozione delle necessarie misure di conservazione che, in altre regioni, si riferiscono ai soli Siti della Rete Natura 2000. “Occorre che la conferenza dei servizi sia in grado di portare ad un progetto organico di sperimentazione di sviluppo sostenibile – ha dichiarato MARIO LUPI, capogruppo dei VERDI in Regione Toscana – e qui, nell’isola di Pianosa, è possibile sperimentare un modello data la bassa antropizzazione del territorio. Non sappiamo come si presenti a quest’appuntamento il Parco dell'Arcipelago Toscano, "ingessato" dal Ministro Matteoli e dal suo commissario Barbetti, ma i Verdi rilanciano la ricetta di un coinvolgimento degli enti e delle associazioni ambientaliste per la salvaguardia del patrimonio storico ed ambientale dell’Isola e anche delle sue acque, che necessitano di una sorveglianza attenta e continua. – ha concluso Lupi.”
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