A proposito di gaffe, tra quelle da tramandare alla storia dovremmo sicuramente inserire quella commessa dal Presidente degli Albergatori a bordo del Pietro Micca per sua sfortuna davanti ad un gruppetto di giornalisti che, come si sa, all'occorrenza riescono pure a trasformarsi in carognoni mefitici. Orbene che ha detto il nostro? Prima di dirlo occorre contestualizzare. Era in corso l'eterna discussione derivante dalla domanda: "E' lecito, tenendo conto dei superiori interessi turistici della nazione elbana, per un giornalista che sente fetore di deiezioni più o meno umane scriverlo o piuttosto è meglio si censurari facendo finta di aver avvertito fragranza di violetta?" In molti in questa isoletta hanno sposato una bizzarra teoria: "Solo ciò che appare esiste veramente, quindi se di una cosa, anche spiacevole, non si parla, é come se essa non si fosse mai verificata" Chiaro che se si matura una convinzione simile i detrattori dell'isola e della sua immagine non sono quelli che inquinano, cementificano, rubano o in altre maniere violano le leggi ma quelli che ne danno notizia. In perfetta linea con una tale visione del mondo il Presidente degli Albergatori se n'è uscito (tomo tomo, cacchio cacchio avrebbe detto Totò) con una pubblica confessione: quella di essersi recato l'anno scorso a far visita al Direttore del Tirreno per ottenere un suo alto intervento sulle cronache elbane in modo che fossero .. beh diciamo più turisticamente compatibili ... Ora, a parte la sconvenienza del fatto (a nostro parere) in sé, si noti che tra chi raccoglieva la confessione c'era proprio chi, a parere del nostro, doveva essere ricondotto su una supposta retta via, dal suo massimo superiore: una giornalista disfattista e allarmista e .. eccetera da "normalizzare". Bravo Presidente .. bel colpo ...