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Controcopertina: I comuni elbani gestiscono male gli spazi demaniali marittimi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 09 luglio 2005

E’ con preoccupazione che la Fiba – Confesercenti (associazione degli operatori del demanio marittimo) guarda alla serie di sequestri di attrezzatura balneare, effettuata nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera. Non ci sono particolari problemi con La Capitaneria di Porto , la quale per altro non fa che svolgere il proprio dovere, si prende atto invece di quelli che appaiono chiaramente come gli effetti di una completa assenza di pianificazione e di una opportuna regolamentazione degli arenili. Da ormai quattro anni le Amministrazioni comunali dell’isola si ritrovano a gestire gli spazi demaniali marittimi e lo fanno evidentemente con provvedimenti inadeguati ed intempestivi (basti pensare che il Comune di Portoferraio, ad esempio, ha rilasciato alcune concessioni “minimali” solo in questi giorni, mettendo in oggettiva difficoltà le imprese che ne avevano fatto richiesta). Il turismo balneare, settore fondamentale dell’economia elbana, ha necessità di attenzioni ben diverse; attenzioni che le amministrazioni locali possono rivolgere solo realizzando, in tempi ragionevolmente brevi, i piani particolareggiati di spiaggia. Solo in questo modo si può consentire alle imprese del settore di migliorarsi, migliorando a loro volta i servizi ai clienti ed, al contempo, garantendo alla balneazione gli spazi liberamente fruibili che sono per tradizione alla base del nostro sistema turistico. I provvedimenti tampone, non solo lasciano il tempo che trovano, ma spesso mettono in difficoltà le aziende che chiamate dai clienti a svolgere un servizio tipico di uno stabilimento balneare, si ritrovano a doverlo rifiutare o peggio a sconfinare in pratiche definite abusive dalla Legge. La nostra associazione rivendica infine un ruolo guida nel movimento che fa capo alle imprese del settore e mentre auspica una più sostanziale pratica concertativa, da pèarte della Amministrazioni Locali, invita tutti gli Enti interessati ad attivare concretamente e tempestivamente la progettazione di piani spiaggia particolareggiati, riducendo al minimo l’impegno per piani generali o linee guida che già esistono e che possono essere facilmente aggiornati.


spiaggia biodola

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