Torna indietro

Ancora i Verdi contro l'assessore Feri sull'eolico al Giglio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 08 luglio 2005

“Rinunciare all’eolico è un errore”, questo sarebbe stato il senso dei comunicati dell’assessore comunale all’Ambiente dell’Isola del Giglio, Stefano Feri, apparsi recentemente sulla stampa locale a proposito della ormai famigerata Pala Eolica dell’ENEL al Giglio. E’ tuttavia soltanto la probabile opinione del medesimo assessore, dal momento che, con un vero impeto giovanile, nella comprensibile foga di avvalorare le proprie convinzioni, continua a diffondere notizie che purtroppo non sempre sono realistiche o corrette e che si rilevano degne di opportune precisazioni. Non dice ad esempio l’assessore Feri, che il progetto a cui si riferisce, quello della eufemistica centrale eolica al Giglio, deve, per sua natura e “per legge”, essere necessariamente sottoposto alla procedura ordinaria per la valutazione di impatto ambientale a livello regionale, ma si limita a riferire soltanto che la Regione (Toscana) avrebbe voluto per ora sospendere il proseguimento del progetto. A coloro che avessero letto le sue ultime esternazioni in fatto di pale eoliche (anche soltanto occasionalmente), esternazioni peraltro preziose da un certo punto di vista, ha peraltro dimenticato di dire che sarebbe stato a carico del committente, in questo caso l’ENEL Green Power, l’onere progettuale imprescindibile, e il conseguente irrinunciabile impegno tecnico-scientifico, di dimostrare l’assoluta compatibilità dell’opera in progetto con l’ambiente nel quale detta opera avrebbe dovuto essere realizzata. Purtroppo, ma noi vorremmo credere soltanto ad una circostanza accidentale, ha anche dimenticato di riferire che la località Le Porte dove avrebbe dovuto collocarsi la famosa pala eolica del Giglio, ricade esattamente in un Sito naturalistico-ambientale di Interesse Comunitario, per così dire in un SIC, e che tale area risulta praticamente protetta da specifiche norme europee, e non avrebbe neppure ritenuto necessario riferire che, in base alla normativa Rete Natura 2000, tale sito era già classificato da tempo come Zona di Protezione Speciale, individuata con il nome di “Isola del Giglio” e con il codice IT-51-A0023, all’interno della quale non potevano e non possono essere previste e consentite realizzazioni di impianti eolici del genere di cui si parla. Se poi tutto ciò non avesse dovuto costituire fondato motivo di possibile rigetto delle opere in questione, all’assessore Feri che ne sponsorizza la realizzazione con un evidente malcelato accanimento, sembra essere sfuggito che fra le competenze dell’ufficio regionale del Settore VIA c’era appunto quello, peraltro obbligatorio, di istruire tecnicamente le valutazioni di impatto ambientale per gli impianti eolici, in particolare per impianti sul tipo di quello del Giglio, per il quale dovranno essere seguite correttamente le Linee Guida appositamente fissate dalla Regione Toscana fin dal febbraio 2004. L’eventuale adozione di una valutazione ambientale definitiva, favorevole o meno a quell’impianto, spetterebbe dunque alla Giunta Regionale che esaminati gli esiti della pratica, come atto finale di un procedimento amministrativo regolarmente avviato assumerebbe le proprie determinazioni. Per altro verso, l’assessore Feri, il quale a fine novembre aveva personalmente preso parte alla presentazione al pubblico del progetto ENEL, dalle osservazioni che venivano fatte sul momento e da quelle proposte al comune ed alla stessa Regione Toscana a distanza di qualche giorno, non avrebbe potuto non sapere che il progetto dell’ENEL Green Power, ed in particolare gli studi ad esso correlati, era di fatto carente sul piano tecnico-progettuale. Il progetto presentava infatti lacune tali da risultare inammissibili dal punto di vista tecnico in quella forma, tanto che la Regione Toscana, opportunamente sollecitata attraverso le osservazioni riferite sopra, ha dovuto forzatamente richiedere una serie di approfondimenti e di integrazioni che tuttavia l’ENEL non sarebbe stata in grado di fornire, almeno ancora fino a questo momento, per il fatto che erano studi e previsioni che sarebbero stati in qualche caso incompleti se non addirittura mancanti. Perché l’Assessore Feri lo sappia, tali carenze, se non preventivamente adeguate, sarebbero in grado di ripercuotersi negativamente, ed in qualsiasi momento, non solo nei confronti dell’ambiente e del patrimonio naturalistico di Giglio Castello, ma anche in danno del suo stesso paesaggio, inequivocabile “patrimonio reale” dell’Isola, e addirittura sull’esercizio futuro della stessa pala eolica. Ma qual’era allora il senso reale delle dichiarazioni dell’assessore Feri? Oppure, si continua a chiedere con un certo sconcerto la Federazione Provinciale dei Verdi di Grosseto, voleva forse l’assessore all’ambiente del Giglio voler puntare il dito su qualcosa di diverso ? Gli interrogativi sfortunatamente rimangono aperti, come rimangono aperte tutte le perplessità sul fatto che, secondo l’opinabile giudizio dell’Assessore (di tifo calcistico piuttosto che di corretta amministrazione), gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche interessate alla questione avrebbero dovuto condividere acriticamente il progetto dell’ENEL per il solo fatto che sin dall’approccio iniziale esso progetto era stato ampiamente condiviso ed accolto dall’Amministrazione Comunale. Nulla da dire inoltre, in quest’ottica, sul successivo parere di scarso impatto ambientale e di irrilevante danno alla natura prodotti dall’opera manifestati dal medesimo assessore solo in virtù del fatto ché il progetto era stato predisposto dietro benevoli finanziamenti preventivi approvati da un’amministrazione precedente. Ci sembra che all’Assessore Feri siano sfuggite così tante cose che le sue innocenti e ripetute critiche verso coloro che si sono detti contrari alla realizzazione della pala eolica al Giglio diventano quasi impulsi giovanili, e le critiche volte in particolare alla Regione Toscana che dal suo punto di vista avrebbe sospeso l’iter di quel progetto senza apparente motivo, possono addirittura sembrare irruenze adolescenziali o aspre battaglie giovanili sicuramente accese ma poco consone all’incarico e forse dotate anche di poca autocritica personale. Ci preme a tale proposito ricordare all’assessore in questione che, al di là del buon senso su un possibile sfruttamento diffuso di eventuali energie rinnovabili, non sempre e non tutti possono avere le medesime convinzioni, in particolare in tema di collocazione di pale eoliche nelle cosiddette isole minori come quella dell’Isola del Giglio. Che dire infine di quando si arriva ad affermare che il progetto dell’ENEL avrebbe potuto produrre energia sufficiente a rendere più autonoma l’Isola e a creare nuove occasioni di sviluppo e posti di lavoro per i giovani senza aver fatto prima due semplici conti? E’ praticamente ridicolo il solo farlo credere! Senza entrare nei problemi del turismo eolico che aprirebbero ulteriori considerazioni che non è necessario affrontare, vorremmo infatti ricordate all’Assessore Feri (che probabilmente manca dei necessari riferimenti tecnici) che l’impianto eolico del Giglio dovrebbe essere costituito da un unico impianto fisso, dotato di un solo aero-generatore capace di sviluppare una potenza massima nominale di 660 kw, il quale sarebbe in grado di produrre energia per una potenza massima “effettiva” decisamente inferiore a quella “sperata”, che a sua volta, per una serie di motivi pratici, risulta già essere di per sé oltremodo inferiore alla “potenza nominale” sopradescritta. Per il bene del proprio comune l’assessore all’ambiente Stefano Feri farebbe quindi meglio ad occuparsi un po’ meno delle esigenze di grosse aziende nazionali che ambiscono, forse, a curare la propria immagine ambientale anche attraverso una semplice pala eolica come quella dell’Isola del Giglio.


Energie alternative

Energie alternative