Pubblichiamo in questo numero di Elbareport nella sezione "racconti", uno scritto di Raffaele Sandolo di buon interesse, perchè rappresenta una preziosa testimonianza etnografica, sulla vita di un'isola che si è ormai irreversibilmente trasformata. Quando aprimmo quella sezione del giornale proprio questo avevamo in mente: raccogliere i segni del tempo in forma di brevi racconti sulla realta di miniera, altoforno, emigrazione, immigrazione, albori del turismo e come nel caso del lavoro inviatoci da Raffaele di pesca e di mare. Non la avevamo pensavato affatto come una "palestra letteraria" ma come uno strumento capace di aiutarci un poco a recuperare quella storia del quotidiano (spesso a torto trascurata da chi ragiona "per grandi eventi") e le antiche parole che non sono sopravvissute ad una stardardizzazione linguistica che ha spianato, come un rullo compressore le nostre parlate. Bene, la sezione "racconti" è riaperta confidiamo nel vostro interesse e nella brevità dettata dalla grammatica di questo mezzo di comunicazione nuovo.
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