Domenica 3 luglio ore 15.20, i volontari dalla postazione di salvataggio della Società Nazionale di Salvamento, scorgono a qualche centinaia di metri di distanza a largo della spiaggia di Procchio un segnale di aiuto proveniente da un bagnante, la reazione è immediata, bastano pochi secondi ai due operatori del soccorso Mazzei Stefano e Ganz Antonella, per indossare il giubbotto salvagente, il caschetto di protezione, prendere posto in sella alla loro moto d’acqua munita di barella e dirigersi velocemente verso la persona in difficoltà. In meno di un minuto il pericolante è raggiunto e contemporaneamente viene segnalato a terra di chiamare il 118. L’operazione di recupero ha inizio, il bagnante un turista trentunenne di Pisa viene assicurato sulla barella e trasportato a riva, dove gli viene prestato un primo soccorso dagli stessi soccorritori. L’operazione si conclude in poco più di 150 secondi. Pochi minuti dopo il paziente viene visitato dal personale del 118 prontamente intervenuto con un’autoambulanza. “è il primo salvataggio effettuato dalla postazione con la moto d’acqua” commenta il responsabile della Società Nazionale di Salvamento Mazzei Stefano “per fortuna tutto si è risolto bene e la persona soccorsa è in buone condizioni fisiche. L’operazione di salvataggio non ha comportato particolari difficoltà. Il bagnante a causa di una manovra errata dell’imbarcazione nella quale si trovava a bordo è caduto in acqua subendo un trauma costale, nonostante fosse perfettamente cosciente a causa del forte dolore al petto, non riusciva più a risalire sull’imbarcazione. Il nostro intervento è stato risolutivo grazie sopratutto alla presenza della barella agganciata alla moto d’acqua, è stato infatti abbastanza facile posizionarci la vittima e trasportarla in tutta sicurezza a riva. Tale operazione di soccorso considerato le condizioni in cui si trovava l’infortunato, sarebbe stata sicuramente molto difficile e non priva di rischi, se affrontata con un tradizionale pattino o un'altra imbarcazione Comunque cnsiderazioni tecniche a parte, la cosa importante oltre alla salute del turista soccorso, è la consapevolezza che il nostro sistema di salvataggio funziona e con tempi di reazione brevissimi. Spero che la nostra iniziativa trovi consenso anche verso i volontari delle associazioni che operano nel servizio medico d’emergenza, in modo da aumentare l’organico disponibile, così il prossimo anno potremo pensare di attivare una postazione di salvataggio con moto d’acqua anche nel versante sud dell’isola. Mi auguro inoltre “conclude Mazzei” che le Amministrazioni comunali attualemente coivolte nel progetto facciano la loro parte come promesso
Moto acqua salvamento 1