Questo è decisamente un paese di rane dalla bocca larga: si fanno le cene in ambienti esclusivi, riunioni sotto ombrelloni tende o logge, si fanno piani riservati, riservatissimi accordi e patti segreti, e poi dopo dieci minuti c'è qualcuno che non regge e che spiffera, e si sa tutto. Vero è che poi le notizie si mescolano e s'imbastardiscono nei naturali rigagnoli di estemporanee puttanate che da più cantoni sgorgano e corrono per l'isoletta verde e blu, ma a essere attenti si finisce per sapere tutto di tutti. E' cosi che abbiamo appreso che "certambienti" piuttosto seccati da come sono andate le cose in quel di Portoferraio negli ultimi anni, avrebbero solennemente decretato che era l'ora di "farla pagare" ad alcuni elementi che, a torto o a ragione, certambienti appunto ritengono abbiano contribuito in maniera decisiva al declino delle loro fortune. Non abbiamo contezza dell'elenco completo di coloro che sono finiti nel libro nero dei nemici da incicciare. Sappiamo che sicuramente ci sono quelli di "certastampa", Elbareport e Luana Rovini del Tirreno e ci hanno soffiato pure un altro nome che però faremo più avanti. Ma qui sarebbe sorto un primo problema di difficile soluzione: una piccola florida impresa la si può colpire agevolmente, se si dispone di mezzi, la si può rovinare prestandole soldi, la si può demolire facendole concorrenza sleale (e sappiamo bene che la lealtà non abbonda in certambienti) chiudendole i rubinetti economici, ma come si fa a schiantare economicamente un giornale che già non guadagna un cazzo? Se poi il giornale ha come finalità il prestigio e l'attendibilità l'unico verso per tentare di limitarne l'influenza è creare qualcosa che gli somigli, ma che abbai solo verso chi vuole il padrone. Ma anche qui sorgono delle difficoltà notevoli perchè se si può trovare anche una mezza dozzina di matti capaci di lavorare gratis (anzi rimettendoci) per una cosa in cui semplicemente credono, per trovare chi è disposto a lucidare le palle (di Natale ovviamente) del padrone, occorre cacciare dei soldi e nemmeno pochi perchè questo è un mestiere dove quelli poco bravi fanno ridere (involontariamente) e quelli bravi (che non sono matti), quando e se si trovano, costano, sennò i puniti sono i lettori. Comunque come direbbe il poeta: "Cazzi loro!" Elbareport intanto va avanti e cresce pure. Più facile (ma solo in linea teorica) fare fuori Luana magari con un trasferimento, un promoveatur ut amoveatur, ma al dil à delle millanterie di qualche spennacchiotto, quanto influiscono certambienti sulle decisioni aziendali del Tirreno? Temiamo proprio poco. Pure perchè al momento l'interessata ha detto "hic manebibus optime" ed alla bisogna saremmo pure pronti a scatenare un casino infernale (omo avvertito mezzo-salvato). Ma veniamo al terzo compare da punire e chi si è affannato a cercarlo a sinistra ha proprio sbagliato buco. Certambienti, oltre che ai succitati scribacchini, hanno decretato guerra nientepopodimenoché all'ex ViceSindaco di Portoferraio Giuliano l'Apostata Fuochi, reo secondo certambienti (ma anche certabbienti andrebbe bene lo stesso), di avergli dato l'ultima tuffata quando già annaspavano, ed erano lì-lì per colare a picco come gatti di piombo. E allora da un po' di tempo in qua circola la voce di un nuovo panificio industriale che sbarcherebbe all'isola. Anche qui la vediamo duretta, perchè il mercato è quello che è, di soldi ce ne vorrebbe una vagonata e per usare un finissimo parallelo, per essere tortolati bisogna essere almeno in due a volerlo e non ci pare che il tortolando sia troppo incline al passivo tortolamento. Vabbè vedete com'è strana la vita? Certe volte ti ritrovi dalla stessa stessa parte della trincea con chi proprio non ti saresti mai aspettato (e ovviamente non alludiamo alla Rovini). Ma noi facciamo buon viso a cattivo gioco e rivolgiamo un ultimo accorato appello: "Compagno Giuliano, occorre resistere, resistere, resistere! (tanto vedrai che stiantano prima loro!)"