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Giglio: Dalla conferenza dei servizi uno stop all'eolico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 30 giugno 2005

La giusta posizione della Regione assunta lo scorso 17 giugno in sede di Conferenza dei servizi, nel pretendere un documentato studio all'Isola del Giglio sull'avifauna interessata al sito del Poggio della Pagana, non fa che confermare le cautele che il WWF ha sempre suggerito per gli impianti eolici proposti nelle isole dell'arcipelago, che notoriamente tanta parte hanno nelle rotte degli uccelli migratori e che sono pur sempre sedi di un Parco nazionale. Il fatto poi che uno studio serio di quel tipo impegni almeno 16 mesi e faccia quindi decadere i tempi inizialmente previsti per l'attivazione dell'impianto eolico ipotizzato per il Poggio della Pagana (la massima altezza dell'isola) è il tributo che si deve pagare per la serietà del progetto stesso. Stupisce caso mai che l'ENEL ed il Comune di Isola del Giglio non lo avessero messo nel conto: la legislazione regionale in materia è infatti da tempo conosciuta, almeno tra le associazioni ambientaliste più sensibili al problema di bilanciare gli indubbi vantaggi rappresentati dalle fonti di energia rinnovabili (oltre all'eolico però esiste il fotovoltaico, specialmente se autoprodotto, che è un errore non considerare in questi casi) e per contro le ricadute locali in termini di specie animali coinvolte oltre che la dimensione paesaggistica in senso lato. A questo proposito non si capirebbe perché lo zelo giustamente rivendicato dall'assessore comunale all'Ambiente Stefano Feri nell'aver bocciato l'ipotesi di Porto commerciale alla Gabbianara "che avrebbe compromesso un ampio tratto della bella costa isolana" -per dirla con parole sue- non dovrebbe essere mantenuto, solo un po' più in quota, per un impianto di natura tecnico industriale, volenti o nolenti, quale quello finora ipotizzato per i 496 metri di altezza del Poggio della Pagana. Come WWF dell'arcipelago toscano non comprendiamo infine perché partendo dalla bocciatura per l'eolico al Poggio della Pagana si dovrebbe rinunciare al progetto tutto diverso dei 60 lampioni muniti di pannello fotovoltaico: qui sta al Comune mandarlo avanti considerandolo appunto come un progetto del tutto distinto. Ed anche le 50 richieste di privati per pannelli di riscaldamento per l'acqua potranno essere soddisfatte con iter appropriati, e sempre distinti. Aver messo finora tutti assieme progetti diversi è stato quindi un grossolano errore di una Amministrazione che sarebbe bene d'ora innanzi che in fase di proposta non ascoltasse una unica campana.


effetto giglio ridotta

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