Acque agitate a Marciana Marina. La minoranza abbandona per protesta il Consiglio Comunale del 29 giugno. All’ordine del giorno l'approvazione il Conto Consuntivo del 2004, ma la maggioranza non lo aveva notificato in tempo utile. “Almeno 20 giorni prima” recita il regolamento. L’opposizione quindi contesta la legittimità della procedura e le motivazioni addotte. “Dicono che se lo sono dimenticato”, commenta ironico il gruppo de “I Marinesi” L’approvazione viene perciò rimandata e la minoranza esce dall’aula consiliare. Durissime le dichiarazioni della capogruppo Maria Grazia Mazzei: “La situazione a Marciana Marina è insostenibile, sia per le condizioni in cui si trova il paese sia per quanto riguarda la partecipazione alla vita democratica. La Giunta in carica se ne deve andare, Marciana Marina ha toccato il fondo, anche la maggior parte della popolazione ne è convinta.” Interpellanze presentate da mesi e mai inserite nei consigli comunali, richieste di copie di atti pubblici mai accolte. E’ sulla mancanza di trasparenza che l’opposizione punta il dito e affila la lama. La concessione per i lavori di Via Vadi e via Moro erano state motivo di una interrogazione del 21 aprile scorso, non ancora discussa. In via Vadi un grande cantiere sta realizzando un condominio privato di 18 appartamenti, alto 9 metri. Maria Grazia Mazzei a nome dell’opposizione si chiede perché in un paese dove da anni non è possibile costruire niente, neppure alloggi popolari per i residenti, si sia approvata un’opera tanto invasiva. L’esasperazione ha portato la minoranza ad elaborare un cahier de doléance spedito ai presidenti di Provincia e Regione, al Viceprefetto, ed al Difensore Civico. Ecco il testo integrale: EM “I sottoscritti consiglieri di opposizione ritengono che sia un dovere, oltreché un imprescindibile diritto, il fatto di poter discutere le interpellanze che, come è noto, sono da sempre indirizzate a chiarire questioni attinenti agli interessi della nostra cittadinanza. Vogliamo ricordare alla S.V. che un consigliere comunale non rappresenta soltanto se stesso, ma cerca di dare voce alle istanze provenienti da quelle diverse centinaia di cittadini che gli hanno conferito la propria fiducia con il voto. A tal proposito, non possiamo non cogliere con una certa amarezza l’assoluta sordità della giunta, nonché la totale mancanza di volontà della stessa di aprire un confronto con la minoranza (da noi rappresentata) nel merito delle questioni più volte sollevate. Ormai da molti mesi, infatti, chiediamo che vengano discusse in questa sede alcune interpellanze da noi presentate, attinenti ad aspetti che, secondo il nostro modesto avviso, sono di primaria importanza per la vita della nostra comunità. Per esempio: - In data 21 aprile 2005 è stata presentata, prot. n.5166, una interrogazione sulle convenzioni stipulate per V.le A.Moro e Via Vadi, mai discussa. - Aspettiamo ancora risposte alla nostra richiesta di istituire una commissione in merito alla revisione del regolamento per il pagamento della TARSU. - Alla nostra richiesta di conoscere i nominativi di coloro che risultano assegnatari di un’abitazione nella zona PEEP, il sindaco ha risposto “di non conoscerli nemmeno lui”, il tutto dopo aver passato un’intera estate a partecipare ai lavori di una ridicola commissione pervenuta a risultati ad oggi disattesi. - Per non parlare poi delle difficoltà che riscontriamo ogni qualvolta si tratta di ottenere copie di atti: citiamo a questo proposito una richiesta del 28 Aprile 2005 relativa alla concessione edilizia in Via Vadi che risulta ad oggi inevasa. Oltre a ricordare alla S.V. che i termini previsti dalla legge per la discussione delle interpellanze in Consiglio Comunale sono ormai abbondantemente scaduti, vogliamo rimarcare il vulnus che è stato inferto alla naturale democrazia, proprio in considerazione del vostro comportamento che più volte si è contraddistinto per arroganza ed indolenza, impedendoci di esercitare pienamente il nostro mandato. Cogliamo l’occasione, inoltre, per ricordarvi che lo strumento dell’interpellanza non assume esclusivamente una connotazione negativa; non è, per descriverla con le vostre parole, ”soltanto una perdita di tempo”; anzi, secondo noi è ben evidente il carattere costruttivo di tali azioni che si configurano come strumenti atti a sollevare problemi che riguardano il nostro territorio, affinché vengano discussi in una sede autorevole come questa, allo scopo di trovare, ove possibile, delle soluzioni adeguate. Purtroppo, tutto ciò non è mai avvenuto, così come niente è dato sapere sulla fine che abbia fatto quel famoso palazzo di vetro, da voi pomposamente promesso (era il lontano 1997). L’unica certezza è quella di trovarsi di fronte ad un pesantissimo bastimento, costretto a navigare a vista perché paralizzato da (per voi) insormontabili banchi di nebbia. In sostanza, la giunta Martini ha evidenziato una assoluta incapacità di offrire una prospettiva politica – sociale - culturale ed economica per Marciana Marina, proprio perché dal ‘97 ad oggi nessuno ha mai capito quale sia l’idea di paese che alberga nelle menti dei nostri amministratori. Crediamo sia nostro dovere prendere atto di questa crisi politica, della quale ci viene impedito di discutere nelle sedi opportune, così come intendiamo denunciare il venir meno di ogni principio di democrazia all’interno del Consiglio Comunale. Visto e considerato che la nostra presenza in Consiglio serve oggi esclusivamente a legittimare un contesto, ormai ampiamente delegittimato a seguito del vostro comportamento, intendiamo annunciare fin da subito il nostro abbandono dei lavori consiliari, almeno fino a quando non verrà ripristinata la piena democrazia, ovvero fino a che non ci sarà consentito di esercitare fino in fondo il mandato che ci è stato conferito dagli elettori.” I MARINESI
marciana marina panorama bar