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A Sciambere della risposta seria

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 23 giugno 2005

Io ho riso Sergio, per la parodia padana, e le loro idee mi fanno molta paura, ma tuttavia un segno forte, e civile naturalmente, contro i clandestini servirebbe. Prova a vedere se ridono i genitori del 23 enne di Varese,l o magari alla ragazza di 16 anni di Bologna, forse mettendomi a cercare troverei anche qualcuno disposto a scommettere che la poverina era in nota carenza di f... e i due le hanno solo fatto un grande favore. A volte bisogna avere il coraggio di affrontare situazioni oramai al limite senza mascherarsi da perbenisti o iperdemocratici, anche perchè, come ben sai, la culla della democrazia adora fare le guerre. Qui da noi (a Roma) di perbenisti ne esistono a kili tutti pronti a schierarsi dalla parte dei più deboli e tutti pronti a difendere i clandestini e ad additare chi vorrebbe mettere un freno a questa importazione gratuita di malavita, prova a fargli una campo nomadi vicino casa ! Sono i primi a creare dei comitati, ma non contro i nomadi ma contro la povera area verde (per area verde si intende un deposito di mondezza e zanzare) che verra levata al quartiere, io penso che siano dei gran paraculi mascherati da non so che. E poi se non sbaglio all'elba i nomadi li fermano a Piombino e comunque ho assistito al loro "cordiale riaccompagno" al traghetto e non mi sembra che nessuno abbia mai ne inveito ne protestato, vogliamo chiamarlo "silenzio assenso"? Condannando fermamente la platealita della Lega penso che cmq bisogna dare un freno con un segnale forte e spero che qualcuno abbia la volontà di farlo sfidando tutto il fintume che esiste ma che sotto sotto è compiacente. Sperando di non aver fatto un discorsone troppo palloso per queste calde giornate vi saluto e sono contento che vengano gli Incognito in concerto, non mancherò sicuramente. Maurizio Caro Maurizio Mi concederai spero di rispondere brevemente visto che poni questioni serie in maniera seria. Su una cosa siamo d'accordo, questo paese (che contiene le Roma e i Portoferraio) ha un disperato bisogno di legalità e di certezza del diritto. E' questo che io di sinistra e tu di destra ci aspettiamo legittimamente da chiunque si proponga al governo, qualsiasi siano le sue convizioni. Ed è ugualmente legittimo aspettarsi che chi governa lo faccia nel solo ed esclusivo interesse della cittadinanza. Perché chi governa mascherando da interesse nazionale la sua personale fortuna e la salvezza del culetto suo e di quello dei suoi amichetti, prima di essere di sinistra o di destra è un mascalzone, non necessariamente latino. Come dire che il primo incentivo a delinquere (leggi violare le regole della civile convivenza) viene da chi persegue la politica dei condoni per far cassa, i condoni che premiano i furbi e fanno passare per fessi i cittadini onesti, viene da chi si cuce addosso la giustizia. Le pitecantropiche proposte di pene medioevali (o fondamentalistico-islamiche) come il cruento taglio della mano o il chimico taglio del pipo, di qualche "leghista sciolto" (che sarebbe un po' un ossimoro, termine che non si può pretendere di leghistica comprensione) non è certo il "segno forte" di cui tu dici c'è bisogno. Ma non bisogna comunque cadere nella trappola della equazione extracomunitario=delinquente anche perchè a parlare chiaro sono le cifre, non mie, ma del Viminale, che ci dicono che statisticamente questa fetta di "nuovi italiani" delinque assai meno di quanto facciano gli stagionati. Il ventitreenne "ultrà" (che non è proprio un titolo di merito) varesino è morto ucciso da una coltellata criminale, così come da una criminale latta di benzina è stato ucciso qualche tempo fa un ingegnere rumeno, che faceva il muratore in Italia per sfamare la famiglia. Le loro famiglie giustamente piangono. Piange la famiglia di una ragazza violentata da delle bestie senza onore, ma gli stupri si consumavano e sistematicamente (perfino tra le mura domestiche)in questo paese da molto tempo prima che giungesse la massa degli immigrati. Accade anche da prima che arrivasse la massa delle immigrate, costrette a subire stupri pianificati, sulle statali come in accoglienti garçonniere, da parte di cittadini "per bene" quelli del fintume, come dici tu, di destra e di sinistra, quelli magari pronti ad inveire contro la corruzione e l'amoralità dilagante. Le famiglie di quelle ragazze, invece, non piangono, nelle lande d'Africa, nelle favelas brasiliane, nei sobborghi di grige città dell'est, pensano alla fortuna delle loro figlie che hanno trovato un lavoro nel Bel Paese. Caro Maurizio chi uccide è assassino, chi stupra una bestia, chi ruba è ladro e occorre fare tutto quanto la democrazia consente perchè questi episodi non accadano, ma non mescoliamo con questo l'egoismo nazionale e la paura del diverso. Non pensiamo che la colpa ce l'abbiano sempre gli altri. Ed il "segno forte" che chiedi dev'esssere prima di tutto un segno di rigore morale a 360 gradi, che non è repressione cieca, non è oscurantistico soffocamento delle libertà individuali, ma è certezza del diritto (e delle pene), lotta alla filosofia del cieco sfruttamento (dei popoli, delle persone, dell'ambiente) è porre regole e farle rispettare nell'interesse della collettività. Un segno molto austero, direi molto berlingueriano e per niente berlusconiano, consentimi. Con affetto