Un romanzo scritto a 24 mani, mani di donne. Un esperimento davvero singolare quello di “ES temporanea, 24 donne per un romanzo, a cura di Anna Maria Fabiano, editore “Libero di scrivere”. Uno pensa ad infinite riunioni per stabilire temi, tempi, rapporti causa-effetto. Invece tutto è reso possibile dalla grande rete e da un sito frequentato e reso vitale da scrittori che non necessariamente ambiscono alla pubblicazione su carta stampata: “libero di scrivere” appunto, che in questo caso si è trasformato in editore e distribuisce nelle librerie questa opera che sembra avere tutti gli elementi esterni del postmoderno. Prima di tutto il gioco tra realtà e finzione. Fin dalle prime pagine il lettore si lascia prendere dalla cornice immaginaria, una casa in montagna in un bosco, dove le 24 donne si incontrano per una sorta di psicoterapia, a raccontare nel corso di un mese storie a tema, uno alla settimana: matrimonio e maternità, sesso e amore, lavoro e impegno, religione e spiritualità. Si fa fatica a pensare che invece quelle storie sono state raccontate sugli schermi dei rispettivi PC. Come si fa fatica a distinguere le protagoniste/narratrici delle storie dalle autrici. Ci se ne rende conto del tutto solo leggendo le biografie alla fine del libro. In particolare ciò avviene se una delle autrici, come nel nostro caso, la si conosce bene, è una nostra concittadina (non diciamo chi è, se volete saperlo sfogliate il libro, in vendita dal Libraio). Ci sembra di riconoscere qualcosa della sua vita, delle sue parole abituali, ma no, i dati non corrispondono, e neppure le situazioni, i personaggi, è tutto inventato. Ma una volta risolta questa ambiguità ci si fa trascinare dalle storie e ci si identifica nei personaggi, che raccontano storie quotidiane, di affetti sereni o annoiati, di lavoro, di sesso domestico ma anche storie forti, di violenza, di galera, di droga. D’altronde quale donna nella sua vita non si è mai sentita o non si sentirà madre protettiva, madre mancata o madre matrigna, puttana, amante appassionata, donna sfruttata, violentata o decisa nelle sue scelte, fanciulla in fiore, prigioniera o fuggitiva, chi non ha mai visto Dio in un canarino?
es temporanea sandra palombo