Coppa America all'Elba? Francamente non ci crediamo molto ed a ragion veduta. Riteniamo che che la proposta più interessante e sensata fosse quella iniziale dell'Assessore alla Comunicazione della Regione Toscana. Chiara Boni prevedeva di impegnare le barche partecipanti alla più prestigiosa delle manifestazioni veliche mondiali, per quanto atteneva le fasi preliminari su quattro diversi campi di regata italiani (Elba - Sardegna - Liguria - Lazio) e lo svolgimento delle finali ad Auckland. Ma la proposta della Boni che ripartiva su quattro punti del nostro paese benefici e carico antropico, e che evitava alla località neozelandese la mazzata di un completo decremento turistico, è entrata in collisione con le regole della Coppa. Ed allora si è avanzata la candidatura dell'Elba, ed ha fatto bene il comitato a farlo, ma crediamo che non sia il caso di ingenerare aspettative troppo grandi circa la scelta del Team di Michel Bonnefous. Iniziamo col dire che quando molto timidamente il consorzio di Alinghi chiese di potersi allenare nelle nostre acque, non trovò esattamente pontili d'attracco d'oro all'Elba. La barca svizzera debuttava nella competizione, forse per questo fu trattata con molta sufficienza dagli elbani che contavano nella partita, che riponevano speranza in un'altra debuttante "Mascalzone Latino". La gara poi avrebbe posto le due barche agli estremi della classifica e l'incredibile Alinghi andava a vincere. Si consideri poi che in pratica come titolava Repubblica "Mezza Italia si Candida ad ospitare la Coppa America" e secondo noi in Italia le carte migliori le ha la Sardegna, che, per una questione di investimenti già in corso, godrà del certo sostegno di Forza Italia e zone limitrofe. Ciò se in Italia si gareggerà, il che non è affatto detto, perché gli svizzeri, che non potranno certo far disputare la coppa sul lago di Ginevra, potrebbero scegliere una località qualsiasi del Mediterraneo o altro mare. E molto allettanti pare siano le profferte spagnole al team svizzero, così come quelle portoghesi. Sì, hanno fatto davvero bene quelli del comitato "elbano" a candidarsi, ma crediamo che serva più per la futura memoria che per l'immediato. E speriamo, ovviamente, di sbagliarci.
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