Il documento sul Piano Strutturale di Rio Marina, presentato dall'Amministrazione Bosi il 28/02/03, richiede di essere esaminato con attenzione per comprendere gli obiettivi che si propone circa la gestione del territorio e tracciare previsioni sui possibili effetti che ne deriveranno. Se colmare il deficit di sviluppo che il paese ha, rispetto al resto dell'Isola, è la finalità primaria da raggiungere - tesi del Sindaco e della Giunta - noi di SOS Elba la condividiamo appieno e la sosteniamo. La riconversione di un'economia basata sullo sfruttamento minerario ad una di tipo turistico richiede un cambio significativo nell'utilizzo del territorio, tenuto conto che è il territorio la materia prima su cui investire per realizzare l'industria delle vacanze. Il problema sta, a nostro avviso, sul "come" si debba investire questa risorsa senza consumarla, proprio per ottenere da essa il risultato di una reale ricaduta di benessere sulla collettività. Alla luce di questa riflessione il Piano Strutturale di Rio Marina - a una prima lettura e a nostro modesto avviso - ha dei punti qualificanti e coerenti ma anche delle forti incongruenze, proprio in relazione agli obiettivi che si propone. Nessuna considerazione è emersa riguardo al contesto intercomunale, cioè al "sistema Elba", col quale il Piano dovrà interagire e integrarsi. Il fatto che, in sede di presentazione del medesimo, è mancata totalmente la presenza delle altre Amministrazioni Comunali, è veramente un segnale preoccupante. Con l'adozione del piano di Rio Marina, l'Isola verrebbe ad avere un carico urbanistico aggiuntivo di oltre 300.000 m3 di nuove volumetrie. Questo carico richiede, in termini di viabilità, servizi di smaltimento, fornitura idrica e quant'altro, un impegno rilevante che non può essere affrontato senza far riferimento al contesto generale delle infrastrutture e dei servizi dell'Isola. Interessante l'attenzione al "sistema" della viabilità comunale che collegherebbe le località turistiche di Capodarco - Ortano, Rio Marina - Calaseregola e valorizzerebbe le località balneari del litorale verso Cavo. Interessante e coerente con uno sviluppo più equilibrato dell'accoglienza sull'Isola, la proposta di realizzare un nuovo approdo a nord - verso Vigneria - per trasporto passeggeri via mare con relativo sistema viario e di servizi a terra, nonché la destinazione a turistico dell'attuale approdo. Molto criticabile ci sembra, invece, puntare sui grandi impianti recettivi che l'Elba mal sopporta per le sue specifiche caratteristiche territoriali: Villaggio Paese da 48.000 m3 Potenziamento Capodarco -15.000 m3 Potenziamento Ortano mare -5.000 m3 ( il villaggio sorge in zona a rischio esondazione, vedasi cronache della scorsa estate). Le scelte fatte in tal senso nel passato fanno dire, giustamente, che Rio Marina ha un deficit di sviluppo rispetto al resto dell'Elba; l'incongruenza, a noi pare, sta proprio nel riproporre, nel delicato ambito del sistema recettivo, il medesimo percorso. Le scelte economiche dovrebbero essere commisurate alle possibilità reali dell'imprenditoria locale, mentre gli interventi di cui si parla prevedono, al contrario, investimenti che ne escludono a priori la partecipazione.