Il consigliere delegato allo sport del comune di Marciana Marina risponde alla critiche apparse in un articolo de "Il Tirreno" in merito alla decisione di rivestire in gomma il pavimento del palatenda. Alcune società di calcio avrebbero infatti preferito che il fondo venisse realizzato in erba. Mi viene da sorridere di fronte alla polemica che leggo sul giornale “Il Tirreno” di sabato 11 giugno, riguardante il fondo del palatenda di Via A. Moro a Marciana Marina. Polemica piena di inesattezze ed evidentemente fondata su una scarsa cognizione di causa, ma che offre l’occasione per fare chiarimenti sulla vicenda. Il Comune chiese ed ottenne, a suo tempo, un finanziamento dalla Provincia di Livorno, finanziamento reso possibile grazie al “nuovo piano provinciale dello sport” e dalla legge regionale 72/2000, per la realizzazione di un impianto sportivo polivalente coperto. In seguito ai numerosi colloqui del sottoscritto con i tecnici di Provincia, Regione e Coni, emerse da subito l’indirizzo di questi ultimi, verso la realizzazione di una struttura che potesse comprendere lo svolgimento di altre attività sportive oltre a quelle già praticabili nel paese ed allo scopo fu fatto fare al Comune un censimento degli impianti sportivi esistenti sul territorio, depositato presso il Coni sezione di Livorno. Lo stesso piano provinciale dello sport inserisce tra gli adempimenti del Comune quanto riportato testualmente: “L’ampliamento della domanda dello sport, la sua divergenza dai connotati tradizionali”. Allo stesso modo, il piano regionale per la promozione della pratica delle attività motorie per il triennio 2004-2006, inserisce tra i risultati e gli effetti attesi quanto segue: “Creazione di impianti sportivi a basso costo ed a larga fruibilità”. In questa ottica e nel rispetto dell’interesse di tutta la comunità, l’amministrazione intende e deve agire e su questa base il Comune intende convocare, a breve, un incontro pubblico con tutte le associazioni sportive del paese; incontro, peraltro, mai avvenuto fino ad oggi, contrariamente a quanto affermato dal responsabile del settore giovanile calcio e dal quale l’amministrazione si aspetta quantomeno validi suggerimenti tecnici e non improduttive polemiche come quella che leggo e solo in seguito al quale l’amministrazione provvederà a fare una scelta. Scelta che, in ogni caso, farà salve le giustificate richieste di un fondo utilizzabile sia per il calcio a 5, sia per il tennis, visto che in tutta Italia tali discipline, sia per manifestazioni di carattere giovanile, sia per quelle di carattere agonistico, anche di alto livello, si svolgono principalmente in strutture indoor dotate di fondo in “gomma”, o, per meglio dire, in elastomeri omogenei o granulati compatti. Vorrei aggiungere inoltre che trovo la polemica infondata, anche in considerazione del fatto che l’amministrazione comunale non poco, e con grande piacere, sta facendo per tennisti e calciatori, visto che sono già iniziati i lavori di ristrutturazione dei due campi da tennis comunali ed è già ultimata la costruzione di un terzo e visto che a breve inizieranno i lavori per la copertura in erba artificiale del campo di calcio.
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