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I dializzati non possono venire in vacanza all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 11 giugno 2005

Una signora, Patrizia Ballerini, ha inviato una lettera di protesta ai dirigenti della ASL 6, agli otto sindaci del comuni elbani, alla locale sezione del Tribunale dei diritti del malato ed alle redazioni isolane degli organi d'informazione. La Balestrini ha un congiunto, il padre, seriamente malato che può trascorrere le sue vacanze nella sua vecchia casa elbana a patto di fruire del servizio Dialisi nell'ospedale Portoferraiese. Ma dopo otto anni per Sig. Balestrini c'è una spiacevole novità, come si apprende dal testo della lettera che riportiamo integralmente: Gentili Signori, in seguito a un pellegrinaggio senza esito presso l’ospedale di Portoferraio vi indirizzo la presente per comunicarvi il profondo scontento della mia famiglia. Proprietari di una casa all’Eba da 40 anni e usufruenti del reparto Dialisi dell’Ospedale di Portoferraio da più di 8 anni, durante il periodo estivo, quest’anno il Signor Giorgio Balestrini non può passare le ferie a casa sua all’Elba. Fatta annuale richiesta via fax di prenotazioni dialisi per il mese di agosto 2005, il primo di marzo, come da prassi, questo fine maggio ci viene comunicato il rifiuto dall’ospedale. Il gentilissimo dott Traversi ci comunica che la situazione dell’ospedale di Portoferraio è ancora peggiorata per l’aumento dei dei dializzati residenti, che lavorano in condizioni difficili, che non c’è personale e blah blah blah…… ! Sappiamo che il problema è di fatto locale visto che in altri comuni vicini della Toscana la situazone è molto differente: a Cecina il reparto dialisi è stato potenziato per l’ estate, e persino a Massa Marittima da giugno a settembre viene aperto un terzo turno serale per i non residenti. Sono sempre località turistiche toscane, sicuramente meno frequentate dell’Isola d’Elba !! Mio padre è malato, ha bisogno di una macchina per restare in vita e di aria di mare per stare meglio. Paga da anni le tasse per una casa dove da 8 anni poteva stare solo dalle 2 alle 3 settimane l’anno, e ora neanche quelle !!!!! C’è chi giustifica la pietosa situazione con restrizioni di budget, chi di disorganizzazione, chi di scaricabarile politico. Per non dire di totale disinteresse. Egregi politici, molti di voi medici, (e dovreste capire la sofferenza fisica e psicologica di un malato cronico e dei suoi famigliari), ben seduti nelle vostre poltrone, quando pensate di agire e rispettare veramente i diritti dei cittadini? Soprattutto di quelli malati? Vi chiediamo semplicemente la possibilità di passare delle normali estati in famiglia all’Elba usufruendo dei vitali servizi del reparto dialisi di Portoferraio. Patrizia Balestrini & famiglia Dei colleghi ci hanno segnalato che, pur non commentando ancora la lettera della Balestrini, dei funzionari della USL confermano quanto ci ha segnalato la Signora e cioè che l'aumento dei dializzati locali in trattamento ha reso non più erogabile la "usuale" prestazione al signore. Non entriamo più di tanto nel merito della questione, non avendo gli strumenti necessari per giudicare, ma vorremmo fare una brevissima riflessione a margine dell'accaduto. E' vero, tra i diritti di un malato c'è anche quello di andare in vacanza, ovviamente quando non necessiti di terapie frutto di altissime (e costosissime) competenze, non replicabili che presso centri specialistici. E' una questione di eguaglianza e di solidarietà tra i cittadini. Ma per questo comprensorio che vive principalmente della risorsa-turismo c'è da considerare anche un altro aspetto, la negativa ricaduta d'immagine derivata dalla interdizione (pure ad una sola persona) al soggiorno elbano. E se questo negare l'Isola derivasse (come crediamo) soprattutto da problemi organizzativi, di disponibilità di risorse uname e finanziarie, beh allora forse l'ASL dovrebbe affrontare il caso pensando che la questione non riguarda solo il Sig. Balestrini.


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