Un canile che non c'era. Alcuni ragazzi che rimediano all'inadeguatezza delle amministrazioni pubbliche accogliendo centinaia di cani e provvedendo a loro e al loro affidamento. Uno sciagurato provvedimento di sgombero per capziose ragioni igieniche. Gli stessi cani salvati dalla deportazione grazie all'impegno dei ragazzi e dei cittadini che accettano di tenerli in custodia. E, in ultimo, i ragazzi che come forma di estrema protesta scelgono di incatenarsi loro nelle gabbie del canile. Succede tutto nel comune di Portoferraio, all'Isola d'Elba. A Portoferraio si sta vivendo una situazione paradossale: il Comune ha emesso un’ordinanza per lo sgombero del canile degli Ex Macelli, gestito da 4 anni da un gruppo di giovani volontari, i Ragazzi del Canile, che sopperivano così all’inefficienza degli otto comuni elbani incapaci di trovare una soluzione per la costruzione di un canile comprensoriale nell’isola. L’ordinanza è palesemente viziata da gravi irregolarità, tanto che il gruppo di opposizione del Comune di Portoferraio ha denunciato gli amministratori per falso in atto pubblico ed abuso di potere: l’ordinanza di sgombero dei Ragazzi del Canile per motivi igienico-sanitari è in netta contraddizione con i sopralluoghi effettuati dai tecnici nei giorni scorsi che segnalavano solo piccoli problemi di manutenzione che dovrebbe risolvere lo stesso comune di Portoferraio. Lo sgombero dei cani e la loro deportazione in canili della provincia di Livorno è stato scongiurato grazie alla solidarietà dei cittadini. Al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, le gabbie erano vuote, i volontari hanno infatti affidato i cani a cittadini che se ne stanno prendendo cura. E nelle gabbie sono entrati i ragazzi che da qualche giorno restano incatenati per protestare contro l'ottusità dell'amministrazione e per impegni precisi verso la realizzazione del canile comprensoriale. A provvedere a loro, fornendo pasti e assistenza, sono cittadini e ristoratori che hanno preso a cuore la sorte dei cani e dei ragazzi che se ne occupavano. A questa civile protesta, alla raccolta di 5.000 firme sotto una petizione pro canile, il comune ha risposto con una nuova ordinanza di sgombero, questa volta dei Ragazzi del Canile, che resistono asserragliati ed incatenati dentro le gabbie che prima ospitavano i cani. "Ai Ragazzi del Canile - ha dichiarato Sebastiano Venneri, della Segreteria nazionale di Legambiente - va tutta la nostra solidarietà: gli vanno riconosciuti 4 anni di loro lavoro disinteressato che ha permesso salvare, accudire e trovare una casa a 300 cani abbandonati sull’Elba. Il sindaco di Portoferraio dovrebbe ritirare immediatamente quest’ordinanza di sgombero immotivata che sta causando confusione e tensione in tutta l’Elba e impegnarsi piuttosto nello stabilire una volta per tutte tempi e modi per la costruzione del canile comprensoriale" per il quale, ricorda Mazzantini, lo stesso Comune di Portoferraio, in accordo con Regione, Comunità Montana e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha già approvato un progetto in località San Martino che ora sembra non godere più del consenso della stessa Amministrazione Comunale. "In attesa di una soluzione invitiamo tutti gli ambientalisti ed i cittadini, elbani e non, alla manifestazione per il canile che si terrà a Portoferraio l’1 novembre alle ore 17,00".