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Chi controlla il controllore?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 05 giugno 2005

Milioni di occhi elettronici ci spiano ogni giorno,negli aereoporti nei centri commerciali per la strada e nelle piazze. Siamo costantemente osservati,schedati e calogati,incosapevolmete protagonisti di un reality show chiamato controllo sociale. I nostri gesti e movimenti sono registrati a occhi vitrei che possono manipolare la nostra immagine in mille modi, questi dispositivi dissimulati spesso sottoforma di lampada o lampione evocano le cupe atmosfere di "1984",il celebre romanzo di George Orwell. L'installazione di queste telecamere per prevenire episodi vandalici e' solamente ipocrisia ed un senso di falsa sicurezza diffuso, sicuramente piu' facile e comodo di andare a studiare a fondo il perche' del fenomeno del vandalismo giovanile e delle cause del disagio di questi. Insomma vale sempre il detto "meglio curare che prevenire",ma la questione principale e' il sacrosanto diritto alla privacy del cittadino. Un esempio su tutti, il Sig. Bianchi passeggia per le vie del paese con la sua "amica" all'insaputa della moglie e viene ripreso dall'occhio elettronico, questa registrazione potrebbe essere usata in qualche modo contro il signor Bianchi?. Forse si, nel caso il malcapitato sia un personaggio pubblico oppure semplicemente una persona che ricopre una qualsiasi carica,al momento opportuno puo'essere tirata in ballo come asso nella manica per un eventuale pressione. I molti diranno, "io non ho niente da nascondere che mi riprendano pure", questo sistema di video-sorveglianza puo' essere anche utilizzato per classificare i nostri stili di vita, cosa beviamo, come vestiamo insomma le nostre abitudini che possono essere anche rivendute al mercato del marketing. In nome di una ipotetica sicurezza saremo privati per sempre di una fetta di liberta' personale. Ricordiamoci che tutto questo viene fatto in nome della "NOSTRA SICUREZZA". (nella foto George Orwell)


Orwell George

Orwell George