Integrazione a livello locale, provinciale, regionale. In sintesi le conclusioni del convegno internazionale “Pratiche di inclusione socio-lavorativa. Esperienze a confronto” che si è svolto al Centro Convegni Elba International di Capoliveri sabato 4 giugno. Un momento di confronto sull’inclusione e il lavoro a livello europeo tra Germania, Danimarca e Italia, su progetti basati sull’integrazione di soggetti svantaggiati, specialmente immigrati, nei rispettivi territori. Esempi condotti a livello locale nei differenti paesi rispondendo agli orientamenti dell’Unione Europea sulla coesione e l’inclusione sociale. Il convegno per questo ha aperto al confronto e sensibilizzato varie realtà dal livello locale a quello comunitario. E’ il caso del comune ospite, Capoliveri, per cui il vicesindaco Milena Briano ha dettagliato la situazione sull’immigrazione: nel 2004 il comune ha registrato la presenza di 203 immigrati, di cui 59 extracomunitari, provenienti per lo più dall’Est europeo e dall’Africa, che trovano occupazione in prevalenza nell’edilizia (i maschi) e nell’assistenza domiciliare (le donne), ma solo 24 di loro sono iscritti nelle liste del Centro per l’Impiego. Tratto di unione tra le realtà locali e le politiche dell’Unione è l’esperienza di Equal “Coast Revitalization”, progetto guidato dalla Provincia di Livorno con le amministrazioni provinciali di Pisa, Lucca, Grosseto, Massa Carrara. “Confrontare esperienze locali oggi introduce sia il principio di confronto che quello di sussidiarietà sanciti dall’Unione Europea – ha affermato Marcello Canovaro Assessore Lavoro e Formazione Provincia di Livorno - per cui Equal, riferendosi ad entrambi questi fattori, mostra come si possano gestire questi temi a livello locale, riuscendo a rendere produttivo il rapporto tra comunità estremamente distanti. Il tema dell’ingresso al lavoro di soggetti svantaggiati rappresenta uno dei punti fondamentali per l’inclusione sociale, in una situazione provinciale del mercato del lavoro che negli ultimi 3 anni registra un incremento di lavoro flessibile del 10-15%”. Il progetto “Coast Revitalization” infatti, come ha spiegato Paolo Nanni, Presidente di Provincia di Livorno Sviluppo, che ha assicurato la gestione delle attività, “ha sperimentato e messo a punto tre aspetti innovativi: il lavoro in sinergia tra una rete di 94 soggetti – il partenariato più numeroso in Europa – il sistema dei sostegni integrati finalizzati alla persona, il tirocinio per l’inserimento lavorativo. Equal dal 2001 – continua Nanni – ha cercato di superare le barriere di ingresso al lavoro con un approccio innovativo, non solo come attuazione concreta della strategia di Lisbona ma come anticipazione per il futuro dei fondi strutturali, che nella futura programmazione avranno come riferimento proprio la sostenibilità e le reti di partenariato”. La sensibilizzazione sul territorio per attivare misure di inclusione, conoscere meglio la strategia europea per l’occupazione e rafforzare le sinergie tra i vari soggetti coinvolti, ha rappresentato un importante risultato anche per le esperienze di Danimarca e Germania conseguite attraverso i rispettivi progetti “PAV”e “Perspective”. Sul futuro dei fondi strutturali si è espresso anche l’Assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione Gianfranco Simoncini: “è in atto una discussione non positiva sulle risorse, il no olandese e francese alla costituzione può influire anche sul futuro dei fondi strutturali. Per la Toscana c’è chi punta ad una riduzione e chi ad una riconferma, ma ad oggi le prospettive non sono in linea con le precedenti contribuzioni. Si tratta di capire quali fondi per lo sviluppo saranno dispiegati ma anche se si metteranno in campo fondi nazionali per supportare le realtà attualmente sostenute coi fondi comunitari. Il rischio è che a fronte della difficoltà dei conti pubblici a livello nazionale ci sia una riduzione in proporzione. Alla Toscana attualmente il Fondo Sociale Europeo destina 645 milioni di euro l’anno che con la riduzione nazionale sarebbero dimezzati, mentre ottenendo la contribuzione nazionale la riduzione sarebbe più contenuta, intorno al 20%. Come Regione che fa della conoscenza uno dei suoi punti di forza riteniamo di dover attivare da subito tutti gli strumenti di pressione e di battaglia politica perché questo non avvenga”. (nella foto: il nuovo assessore alla istruzione formazione e lavoro della Regione Toscana Gianfranco Simoncini)
gianfranco simoncini testina