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Barbetti approva il Piano del Parco

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 01 giugno 2005

Il 31 maggio il Commissario Straordinario Ruggero Barbetti ha approvato il Piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, lo strumento di pianificazione territoriale ed ambientale che ora verrà inoltrato alla Regione Toscana per il parere previsto dalla legge. Si avvia così a compimento un lungo iter iniziato nel febbraio 1999 con l’approvazione, da parte del Consiglio Direttivo, dei criteri generali del Piano del Parco e l’affidamento della sua redazione – nel giugno 2000 – all’Agriconsulting. La società romana avviava tra il 2001 ed il 2002 incontri con le categorie economiche, le Associazioni e le Istituzioni locali ed un confronto con Ente e Comunità del Parco sugli elaborati del Piano. Dopo una breve interruzione dovuta alla scadenza del mandato sia dell’allora Presidente che del Consiglio Direttivo, l’iter del Piano del Parco veniva ripreso dal Commissario che procedeva, sulla base del lavoro già avviato e degli indirizzi forniti dal Consiglio Direttivo, ad un aggiornamento sia delle norme che della cartografia, attivando in questo senso l’Agriconsulting. Il 29 luglio 2004 il Commissario Barbetti approvava la “bozza definitiva” del Piano e, su questa base, avviava un ulteriore confronto informale per ampliare il processo partecipativo degli Enti Locali, delle categorie produttive, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati. Un percorso che culminava il 14 gennaio 2005 in un’Assemblea pubblica, indetta unitariamente con la Comunità del Parco, e che permetteva di raccogliere ulteriori sollecitazioni e suggerimenti per la definitiva redazione del Piano. Dopo l’Assemblea, il 27 gennaio 2005, venivano approvati gli elaborati del Piano da sottoporre al parere della Comunità del Parco per l’avvio della procedura di adozione. Il Piano veniva trasmesso alla Comunità del Parco il 10 febbraio 2005, ma il parere di competenza non veniva dato entro i termini previsti dalla legge. In seguito a questi ritardi, e dopo numerose sollecitazioni, il 14 aprile 2005 –anche su sollecitazione del Collegio dei Revisori dei Conti ma soprattutto su espresso parere del Ministero dell’Ambiente– il Commissario metteva in mora la Comunità del Parco ad esprimersi sul Piano entro 45 giorni, fissando quindi il termine del 29 maggio 2005. Ma la Comunità del Parco del 23 maggio non ha dato nessun esito rispetto al Piano del Parco e quindi il Commissario ha ritenuto doveroso, a ben 9 anni dall’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, approvare il Piano. “Attendendo comunque – dichiara Barbetti - di acquisire al più presto il parere della Comunità del Parco sul Piano del Parco stesso per poterlo inviare alla Regione Toscana anche se espresso successivamente alla sua approvazione”. Si chiude così la prima e più complicata fase dell’approvazione del Piano del Parco, il più importante strumento di pianificazione dell’Area Protetta, che è costituito da: - relazione degli obiettivi, delle analisi e delle valutazioni operate, degli indirizzi strategici e dei criteri di disciplina; - tavole di piano che comprendono: inquadramento territoriale; zonazione delle diverse aree di protezione (zone A–B–C–D); organizzazione funzionale, vincoli e indirizzi particolari; - Norme Tecniche di Attuazione - sintesi degli studi conoscitivi; - linee di azione; - repertorio cartografico. Ora il Piano del Parco verrà inviato alla Regione Toscana cosi come previsto dalla legge 394/91 al comma 3. dell’articolo 12: “Il piano è predisposto dall'Ente parco entro 18 mesi dalla sua istituzione in base ai criteri ed alle finalità di cui alla presente legge ed è adottato dalla regione entro i successivi 90 giorni”.


barbetti matteoli

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