L'altra sera, al "Giuliano Ferrara sciò" (o show o "Ottoemezzo", chiamatelo come volete) abbiamo appreso che Romano Prodi, insofferente alle rutellianate, è sbottato in un "o si fa la lista unica, o mi ritiro e apro un bar all'isola d'Elba". Questo schiude interessanti scenari per il futuro. Proviamo a vaticinarli. Scenario balneare: Prodi si ritira e apre un bar a Cavoli. Il geloso Rutelli per dispetto lo imita e sempre a Cavoli apre un noleggio ombrelloni e sdraio: i "Bagni margherita". Fassino, per ricucire lo strappo, fa la spola tra i due cercando di mercanteggiare sul prezzo di gelati e pedalò e non facendosi rilasciare la ricevuta fiscale. Berlusconi vende la spiaggia di Cavoli, compresi i tre suddetti. Può così candidarsi come leader del centrosinistra, affermando che se l'Italia va male lo si deve a quel comunista del suo fratello gemello calvo che ha finora governato il paese. E vince pure le elezioni. Scenario ciclistico: Anziché andare alle primarie, Prodi e Rutelli si sfidano in bici sui tornanti del Perone. Prodi va in crisi, lascia la politica ma non senza aver candidato Savoldelli alle prossime politiche. Berlusconi corre ai ripari candidando Armstrong, ma qualcuno gli fa notare che è americano. Risposta di Berlusconi: perché, noi non lo siamo più? Scenario agricolo: Prodi si ritira e apre un bar a Procchio e quando Rutelli viene in vacanza gli fa sparire il pane. Rutelli non trova neanche la cicoria, svalvola (molto più di adesso) e apre un agriturismo su monte Grosso: fallisce dopo pochi anni perché i clienti non sono disposti a tirare la carretta a mano in salita per lui. Scenario bastardo: Prodi apre un bar a Porto Azzurro. Rutelli per dispetto si mette a gridare dalla porta: "Il popolo non ha pane e cicoria? Si mangi le brioches. Offre Prodi." Il professore va in bancarotta e si ritira da eremita sotto la croce del monte. Scenario troppo bello per essere vero: Rutelli rinsavisce e torna tra i radicali. Capezzone rinsavisce e lo manda affanculo. Pannella rinsavisce e lo prende a schiaffi, chiedendosi dove ha sbagliato. Praticamente è lo stessa cosa che se si fosse presentato a un normale elettore della Margherita, che oltretutto non ha bisogno di rinsavire per mandarlo affanculo e prenderlo a schiaffi, chiedendosi dove ha sbagliato. Scenario portoferraiese: Prodi apre un bar in calata. Invita Rutelli all' inaugurazione, ma l'ex sindaco di Roma si smarrisce perché proprio quel giorno era entrato in vigore un nuovo piano del traffico. Si scopre essere tutto una trappola preparata da Prodi per far fuori Rutelli. Infatti il professore fa la sua rentrèe in politica senza più intoppi, e il bar viene intestato a un certo Giuliano Amato: un tizio che affermava, tra le risate generali, di essere un grande riformatore. Ultima segnalazione di Rutelli: dicembre 2005 alle Antiche Saline, visto da un passante chiedere informazioni a un cane. Scenario capoliverese: Prodi apre un bar a Straccoligno, Rutelli si fa assumere alla Caput liberum. Si presentano entrambi alle amministrative con la lista "Vediamo un po' se arriviamo da qualche parte", capeggiata da Ballerini e appoggiata da tutti i partiti tranne l'Union valdotaine e la Sudtiroler. Dichiarazione di Rutelli: la nostra compagine è talmente scombiccherata che mi sento come a casa. Dichiarazione di Prodi: peccato che ci sia Rifondazione, sennò eravamo bene coesi. Dichiarazione di Ballerini: anghingò tre civette sul comò. Sono sconfitti: il candidato sudtirolese era molto più serio di loro. Scenario del dejà vu: Prodi apre un bar a Capo Pero. Rutelli ha campo libero, ma anziché candidarsi a premier, lascia il posto a un giovane di belle speranze, di sicuro avvenire, non compromesso dai vecchi giochetti della politica: Ciriaco de Mita. (E' solo un incubo, vero?) Scenario catastrofico: Berlusconi rivince le elezioni. Vi basta?