Una storia davvero inusuale, e per molti versi, quella accaduta oggi nell'Isola di Pianosa che era stata raggiunta dalla famiglia di Renato Catalucci un novantaduenne di Follonica che aveva viaggiato con i gitanti giornalieri caricati a Piombino sulla motobarca "Ulisse". Una volta arrivati nell'Isola Piatta, intorno a mezzogiorno, mentre l'anziano con la consorte si fermavano nei pressi del mare, a Cala Giovanna gli altri due parenti, un figlio ed un nipote della coppia, partivano per una escursione organizzata. Ma la temperatura esterna decisamente elevata e la buona dimestichezza con l'acqua del Signor Catalucci (che aveva antiche esperienze da sub) lo hanno spinto a prendere un bagno che ha avuto conseguenze drammatiche. Di lì a poco infatti, richiamato dalle urla di altri bagnanti, lo scorgeva galleggiare inanimato un detenuto in semilibertà che sconta la pena a Porto Azzurro e che fa parte della Cooperativa S.Giacomo che opera a Pianosa, il kossovaro Johnny Osmani di 33 anni, che si gettava prontamente in acqua, recuperava il Catalucci e lo riportava sulla spiaggia. Ma l'anziano non dava segni di vita, era cianotico, non respirava, non si sentiva il suo batttito cardiaco. Interveniva a quel punto un altro operatore della "S.Giacomo", il quarantaseienne coordinatore Giacomo Zirano, un ex-detenuto che proprio a Pianosa due anni fa aveva seguito un corso di primo soccorso, e che applicandone le metodiche ha continuato per 5/6 minuti a rianimare il Catalucci, finchè non si ristabilivano le spontanee pulsazioni cardiache del vetusto nuotatore (che probabilmente aveva patito una grave congestione). Intanto attorno al luogo dove si stava cercando di rianimare il follonichese erano confluite molte persone e lo Zirano chiedeva se tra di loro ci fosse qualche medico, si presentava un signore che era proprio il nipote del Catalucci che aveva partecipato all'escursione, e che solo avvicinandosi si rendeva conto che ad avere bisogno di aiuto era suo zio. Nel frattempo l'emergenza era stata segnalata dal responsabile del Presidio degli Agenti di Custodia dell'isola al servizio 118 e appena 20 minuti dopo l'elicottero Pegaso2 partito da Marina di Grosseto atterrava a Pianosa. La vittima dell'incidente veniva stabilizzata, preparata per il volo e trasportata all'Ospedale di Pisa dove resta ricoverata nel reparto rianimazione. Il "Codice 3" assegnato al Sig. Catalucci, la sua avanzata età, la gravità del malore che lo ha colpito fanno essere più che cauti nella speranza che possa superare la grave crisi, certamente sono stati in molti a darsi da fare per salvarlo.
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