Antonio Albanese & Piero Guerrera CCHIÚ PILU PE’ TUTTI I comizi di Cetto la Qualunque Qualunquamente e spessatamente torna in libreria Antonio Albanese, con un’ antologia dei comizi di Cetto La Qualunque, improbabile (?) uomo politico della seconda repubblica, determinato a conquistare gli elettori con un particolare e complesso progetto politico: ora e sempre, pilu e cemento armato. Un libro simpatico, per un pomeriggio sotto l’ombrellone. Dopo le psichedeliche avventure di Frengo e Stop, il dj più famoso del Tavoliere delle Puglie, e una puntata Giù al Nord con Michele Serra, Albanese lancia l’ennesimo personaggio destinato a diventare culto. Intellettuali di sinistra in crisi di identità, maschi meridionali ossessionati dalla propria virilità, industrialotti cresciuti con il mito del guadagno facile, i vari Perego, Alex Drastico, Pierpiero, nascono dall’osservazione della gente comune, e dalla caratterizzazione di immedesimazioni nel potere, detenuto da altri ma inevitabile oggetto di ammirazione e prostrazione. Non c’è bisogno di imitare un particolare personaggio per evidenziare le carenze ideologiche e culturali di certa sinistra che si presta allo sdoganamento di Attila flagello di Dio nella speranza di galleggiare fra posizioni nazional popolari, populiste e interclassiste. Basta prendere un’ altalena, farci sedere sopra un anonimo soggetto in cardigan rosso e, mentre continua impietosamente a chiedere scusa, farlo psicanalizzare da una voce fuori campo. Non c’è bisogno di riproporre l’ennesimo “mi consenta” a sessantaquattro denti per ironizzare sul modello politico di chi la spara sempre più grossa, senza alcun ritegno e nella convinzione di offrire un progetto di governo serio e realizzabile. Per questo le esagerazioni a tutto tondo di Cetto la Qualunque sono quanto mai attuali. Mentre infatti Tremonti propone di vendere le spiagge per risolvere la crisi del meridione, mentre Berlusconi dà la colpa della crisi economica alle vacanze di Pasqua e saluta i reduci dell’Armata Rossa patrioti russi non comunisti, e gli stessi ex giovani comunisti affermano di non esserlo mai stati (creando inevitabile sbandamento anche nei non comunisti, con relative crisi di identità comuni e trasversali) mentre accade tutto questo, in Italia tramonta il surrelismo dei baci lanciati in aria da Epifanio, per lasciare il posto alla faccia tosta, al trasformismo e al presenzialismo arrogante e bugiardo di Cetto la Qualunque. Un uomo disposto a tutto e al contrario di tutto per la sua brama di potere. Certo la sua politica urlata e soprattuttamente apparentemente monotematica potrebbe ricondurre a quel “ce l’ho durismo” che disinfetta dove siedono immigrate nigeriane, o al delirio Cazzu iu! che sacrosantamente e qualunquamente pone il segreto di stato sulle ville al mare di amici e parenti, con i relativi, affettivamente parlando, abusi edilizi. Cazzu Cazzu! iu iu! Ma non solo. Certo la proposta di aumentare i piloni del ponte sullo Stretto uno ogni ventotto centimetri per sostenere autostrade di pilu non può non richiamare alla memoria certi arcoriani deliri, ma sarebbe troppo facile fermarsi solo qui. Infatti una profonda e geniale intuizione del “nostro” candidato non sembra essere poi molto originale: secondo il Cetto-pensiero , “se sorridi e ti fai vedere con un fucile e due cicogne morte ti votano i cacciatori. Se sorridi e tieni un arpione conficcato in mezzo agli occhi di un capodoglio ti votano i pescatori.” Ma anche: “se sorrido e mi faccio vedere a figura intera mi votano donne a profusione, donne a fiumi, donne a perdita d’occhio, insommamente: mi vota ‘u pilu!”. Diventa allora inutile cercare fra le esternazioni umide di Schifani o quelle pelose di Storace. Per un attimo, questa pare proprio, qualunquamente e specificatamente, la sintesi del percorso politico di Francesco purtroppamente Rutelli. Cazzu cazzu! iu iu! In esclusiva su Radio Capital. Antonio Albanese & Piero Guerrera CCHIÚ PILU PE’ TUTTI – I comizi di Cetto la Qualunque Einaudi – Stile libero Euro 11,50