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Un piano per l'energia, una politica unitaria

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 27 maggio 2005

Rendere l’Elba autosufficiente dal punto di vista energetico utilizzando fonti di energia pulite e rinnovabili si può, basta volerlo. Non solo eolico, ma anche seri interventi per ridurre gli sprechi, fotovoltaico, microcogenerazione. Siamo ad un bivio, da una parte il maxielettrodotto dell’Enel con 110 tralicci alti 45 metri, dall’altra una produzione decentrata integrata, rispettosa dei vincoli di Kyoto. Legambiente Arcipelago Toscano ha avanzato le sue proposte presentando il Piano Energetico Elbano, illustrato da Carlo Giangregorio, Responsabile del settore Energia, nella saletta dell’APT giovedì mattina, alla presenza di tecnici ed amministratori. Il Piano, da attuarsi in dieci anni, prevede nel 2015 la riduzione di circa il 40% dei fabbisogni elettrici con interventi per il risparmio e una maggiore efficienza (bioarchitetture, sostituzione dei boiler elettrici, e lampadine ed elettrodomestici più efficienti), oltre il 40% di copertura attraverso l’impiego dell’eolico e del minieolico, il 13% con solare termico e fotovoltaico, il resto con l’utilizzo di biomasse (termocamini, caldaie a pellets) e microcogenerazione. L’Elba l’anno scorso ha avuto un picco di consumi di 44 Mw tra luglio ed agosto alle 9 della sera: determinanti i boiler elettrici per l’acqua calda, considerati dagli ambientalisti e dagli stessi tecnici dei “crimini ambientali”. Gli elettrodomestici in questione hanno una bassissima efficienza (solo il 34%), mentre potrebbero essere sostituiti con il solare termico. “L’Elba avrebbe le potenzialità per coprire tutto il proprio fabbisogno con l’eolico – ha spiegato Umberto Mazzantini – ma possiede i vincoli ambientali.” Per questo sono stati individuati 4 parchi di piccole – medie dimensioni: Monte Tambone a Campo nell’Elba (6 aerogeneratori), Monte Strega a Rio nell’Elba (6 aerogeneratori), crinale del Mulino a vento tra Portoferraio e Capoliveri (15- 20), Monte Calamita a Capoliveri (10- 12). Anche il fotovoltaico non presenta più alcuni degli inconvenienti di integrazione architettonica con gli edifici, esistono soluzioni che appaiono piuttosto eleganti, anche se i costi sono ancora elevati per cui sono in atto politiche di incentivi economici. Il Piano di Legambiente sarà messo a disposizione del tavolo di Agenda 21, la parola passa alle amministrazioni. "Fermiamo il progetto dell'Enel - ha detto Carlo Rizzoli dei Verdi - perché la politica tace sull'elettrodotto? Anche soltanto dalla notizia che l'Elba produce energia pulita potrebbe esserci un ritorno di immagine che nessun depliant in quadricromia potrebbe darci." Il timore degli ambientalisti è che ciascun comune elbano proceda individualmente, disintegrando in una scelta di campanile quella che per essere veramente rivoluzionaria, risolutiva e di minor impatto possibile, dovrebbe essere una politica unitaria.


eolico 1

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