Ha ragione il collega Bosi quando dice che sulla questione della Coop non gli ha risposto chi doveva. E' vero, tanto che avevo preparato sin da subito una risposta ma siamo stati preceduti, inseguiti, assaliti, da tutta una serie di prese di posizioni che aggiungevano comunque qualcosa che non era attinente e corretto. Per questo ho deciso di stare zitta in attesa che si calmasse il polverone che la Casa delle libertà di Rio Marina ha cercato di sollevare a contorno della dichiarazuione del loro Sindaco e si potesse così chiarire la vicenda. Anche perchè credo che tutto sia nato da un equivoco. Alcune settimane fa "Lisola", titolando un articolo che faceva correttamente il punto sulla vicenda del recupero della area ex Chiari e Pia, acquistata in parte dalla Coop Unione Ribolla, che vi aprirà nelle prossime settimane un negozio, è caduta in errore portando la superficie di vendita a 8.000 mq. Ma mi è sembrato uno svarione quasi paradossale, da non aver bisogno di essere smentito, anche perchè non abbiamo fatto aggiungere un metro quadro a quelli già costruiti nel 1992. Infatti il negozio coop avrà una superficie di vendita di 600 - seicento! -metri quadri, all'interno di un capannone di cirac 900 mq. Per questo essendo un negozio, e non un centro di grande distribuzione, è sottoposto alla normativa comunale, nè più nè meno della gelateria di Cavo. Parafrasando Shakespeare "molto rumore per nulla". Insieme alla coop, nell'altro capannone, la ditta Frediani aprirà un centro vendita di prodotti per l'edilizia. Penso e pensiamo, come aministrazione, che questa iniziativa è una buona cosa per il nostro comune ed il nostro versante. Viene riqualificata un'area abbandonata da tempo, contraddistinta comunque da alcune servitù che ne limitavano un utilizzo diverso, e vengono aperte attività commerciali che mancano nel nostro comune. Non pensiamo con questo di uccidere il commercio riese, perchè i negozi del centro stroico non dovrebbero risentire dell'apertura di una struttura che va invece in concorrenza con attività similari a Porto Azzurro o Potoferrraio. Già alcuni anni fa il Sindaco Bosi mi propose di spostare in quella zona tutte le scuole, in modo da risolvere il problema del restauro degli edifici esistenti, ma allora non ritenni idonea quella proposta non per il metodo - metter insieme risorse e capacità - ma per la contrarietà a collocare la scuola vicino alla centrale dell'Enel. Sarà comunque mia cura nei prossimi giorni provvedere con il conforto della giunta (e non solo) a rispondere a tutte le illazioni che con la scusa della Coop sono state fatte dalla casa delle Libertà di Rio Marina, che si è permessa di affermare cose inesatte, ingiuste e non veritiere. Nell'ultimo periodo sono uscite a più riprese dichiarazioni e prese di posizione, nel vano tentativo di alimentare polemiche pretestuose sull'operato dell'amministrazione comunale di Rio Elba: comprendo che ci possano essere problemi in paese a causa dell' avvicinarsi della campagna elettorale, perciò, come è scritto nel Vecchio Testamento: "prima di guardare la pagliuzza negli occhi dell'altro, guarda la trave negli occhi tuoi".
schezzini catalina