Neppure la divisa da vigile urbano che stava indossando ha salvato una signora capoliverese dalle pesantissime avances di un "corteggiatore" che l'ha costretta a fuggire e chiudersi nell'auto di servizio e chiamare i Carabinieri perchè la liberassero dal suo aggressore. B.R., il gentiluomo autore del gesto, è risultato, all'atto del fermo operato dai militari della stazione di Capoliveri, un pluri-pregiudicato cinquantaquattrenne originario di Pavia residente in Toscana, che temporaneamente si trovava all'Isola d'Elba. Nel suo curriculum giudiziario condanne per furto, rapina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il pavese aveva tentato un primo approccio verbale con la donna nel pomeriggio di Lunedì 23 Maggio mentre questa si trovava nelle vie del centro capoliverese. L'insistente signore non si faceva scoraggiare dalla non considerazione della vigilessa e ritentava l'aggancio il giorno dopo nella stessa via. Stavolta però il B.R. fattosi più sfrontato ha tentato di toccare e baciare la donna che ha resistito, si è divincolata ed è riuscita a ripararsi e chiudersi nell'auto di servizio, dalla quale ha chiamato i Carabinieri della Stazione capoliverese che sono intervenuti fermando l'uomo e raccogliendo alcune testimonianze su quanto era accaduto. Materiale che trasmesso al competente Magistrato Dott. De Bellis ha fatto convalidare nei confronti dell'uomo l'arresto per tentata violenza sessuale. IL B.R. dopo aver trascorso la notte nelle camere di sicurezza dei Carabinieri, in Via Manganaro a Portoferraio, è stato accompagnato nella mattinata di mercoledì 25 Maggio a Livorno dove è stato associato al Carcere delle Sughere e dove resta a disposizione del Magistrato.
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