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Le sanzioni del Parco cambiano

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 27 febbraio 2003

L’elevato numero di sanzioni amministrative irrogate per la violazione delle disposizioni emanate dagli organismi di gestione delle aree protette, e quindi anche dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, evidenzia l’attuazione del controllo del territorio dell’Arcipelago Toscano finalizzato alla tutela e alla protezione dell’ambiente e dei suoi abitanti. A partire dal 22 luglio 1996, data in cui il Parco è stato istituito, fino ad oggi, alla luce di un’attenta analisi delle sanzioni pagate dai responsabili di fatti in violazione del regolamento in materia di sanzioni amministrative a tutela dell’area protetta, si possono individuare alcune tipologie di violazioni più ricorrenti. Innanzi tutto, è opportuno rilevare che delle sanzioni irrogate, quasi l’80% sono state pagate attraverso il procedimento di conciliazione, vale a dire regolarmente entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Nella stragrande maggioranza dei casi, dunque, i cittadini hanno riconosciuto di aver trasgredito la legge e pertanto hanno pagato nei termini minimi che, tra l’altro, hanno il vantaggio di ridurre la misura della sanzione. In particolare, i fatti che hanno costituito la maggioranza delle violazioni riguardano la navigazione, l’accesso, la sosta e l’ancoraggio di navi, imbarcazioni e natanti di qualsiasi genere e tipo nelle aree marine di riserva (segnate sulle carte come “zona 1” delle Isole di Capraia, Giannutri, Gorgona e Montecristo e come individuato dallo specifico Decreto del Ministero dell’Ambiente per l’area marina protetta dell’Isola di Pianosa), nonché l’accesso e/o l’immersione con e senza apparecchi autorespiratori. Un’altra tipologia di fatti che costituiscono violazioni ampiamente sanzionate riguarda l’introduzione e/o la circolazione di autoveicoli e motoveicoli anche se riferiti ad attività sportive, fuori dalle strade statali, provinciali, comunali e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio e private. Le sanzioni più salate le hanno pagate, invece, coloro che, privi di autorizzazione, sono stati sorpresi dalle autorità competenti a tagliare alberi di alto fusto. Diverse sono risultate, inoltre, le sanzioni relative all’inottemperanza in ordine ai provvedimenti adottati dall’Ente Parco. Infine, sono stati rari i casi di sanzioni amministrative pagate dai cittadini relative alle seguenti violazioni: - Ferimento, cattura, e/o uccisione, nonché disturbo delle specie di animali selvatici, sia terrestri che marini; - Raccolta e/o danneggiamento delle specie vegetali selvatiche rare, endemiche e/o di rilevante interesse scientifico; - Introduzione, in ambiente naturale non recintato, di specie e popolazioni estranee alla flora ed alla fauna autoctona; - Apertura di cave e miniere; - Modificazione del regime delle acque; - Introduzione ed impiego di qualsiasi mezzo di distruzione dei cicli biogeochimici; - Introduzione di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura; - Uso di fuochi all’aperto non autorizzati; - Sorvolo di velivoli, fermo restando la disciplina vigente in materia di volo. Per questi ultimi tipi di violazioni si deve sottolineare l’alto senso civico e il massimo rispetto dei cittadini per l’ambiente in cui vivono. “Lo screening e la misura delle sanzioni irrogate – afferma il Commissario Ruggero Barbetti - ha posto in evidenza la necessità di una più equa applicazione delle sanzioni ed un aggiornamento del regolamento basato sulla considerazione delle difficoltà applicative e sulla concreta valutazione dei dati di fatto. In sostanza – continua Barbetti - si prospetta un intervento innovatore con il fine di punire più severamente i trasgressori recidivi e con minore incisività quei cittadini che, inconsapevolmente o per distrazione, compiono violazioni sporadiche.” Infine, è opportuno evidenziare l’intenzione del Parco di informare in via preventiva gli elbani e i turisti attuando una campagna di sensibilizzazione per una corretta fruizione delle aree protette. La volontà dell’Ente è quella di creare un legame più diretto con i cittadini, nell’ottica di una collaborazione reciproca che consenta ai cittadini stessi di evitare multe salate. Anche a tal fine sarà messo a disposizione degli elbani e dei turisti il nuovo punto informativo del Parco situato nei pressi dell’autostazione portuale, al quale si potrà accedere dalla Calata Italia e dal n°4 di Viale Elba. Già attivo è, invece, il sito internet del Parco, www.isoleditoscana.it, nel quale è possibile avere informazioni riguardo alla normativa vigente in materia di diritti e doveri dei cittadini rispetto alle aree protette.


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