Sta per arrivare l'estate, ormai non abbiamo più dubbi. Voi penserete che abbiamo che la convinzione ci derivi dalla consultazione di culturi del meteo, o dall'osservazione di fenomeni naturali o ancora da estemporanee osservazioni quali quelle relative ai pinzi di zanzara e simili. Niente di tutto ciò, è ben altro che rende la nostra sicurezza salda come una roccia. L'imminenza della buona stagione all'Elba per noi si misura anche e soprattutto dall'infittirsi di episodi cronachistici che mettono in luce nuovi potenziali concorrenti per il Premio Fava Lessa (a cui, come noto, non possono partecipare, in quanto considerati fuori categoria, gli amministratori). Un riconoscimento che via via negli anni è cresciuto di prestigio, tanto che ormai si stilerà insieme ad una classifica assoluta anche altre di settore Ed il fine-settimana appena trascorso ci ha fornito due segnalazioni di tutto rispetto. Per le sezioni "Vecchia Fava Lessa" e "Gruppi di Fave Lesse", ha ricevuto mensioni speciali la compagnia degli anziani rampichini svizzeri che s'è mollata a bischero sciolto per una passeggiatina da Lacona a Monte Tambone passando per la Segagnana. Una fanciulla ottantenne durante questa marcia forzata s'è slogata il ginocchio e ci volsero i pompieri pe' ricuperalla. Il pensiero dei Vigili del Fuoco intervenuti e vistisi circondati da tanti frugoli in zona tanto impervia è stato certamente: "Vabbè questa si porta giù noi, e pace, ma l'altri arriveranno tutti vivi?" Per la sezione marittima (o Fava in Guazzo) è invece emerso un altro gruppo: quello di 9 (nove) allegri gitanti su una barca da cinque metri nel golfo di Procchio che per facilitarsi la vita avevano a bordo alla barca in avaria anche una creatura di sette mesi, che speriamo cresca il più alla svelta possibile e acquisti autonomia da questi scapati che l'hanno portata nei pericoli così piccina. E siamo solo agli inizi, se piove per quel che tona guai.