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Verdi: Criminalità, il rischio è abbassare la guardia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 24 maggio 2005

Con la propria dichiarazione ‘ufficiale’ (doppiamente ufficiale poiché esercitata nella sua veste pubblica e perché sostenuta dai dati sui reati commessi, quelli denunciati e riscontrati dalle forze dell’ ordine, immaginiamo) il Senatore Bosi sceglie di smentire di fatto l’ allarme (che non significa allarmismo) lanciato dalla Fondazione Caponnetto sui problemini di legalità all’ Elba, un grido di attenzione anch’esso basato sulla valutazione di numerosi fatti di criminalità non spicciola e che hanno interessato anche settori della Pubblica Amministrazione e di altre Istituzioni, per così dire, non elettive. Il dato politico oggettivo di questa uscita apparentemente rigorosa nella forma, è la divisione del fronte di coloro che, a diverso titolo e livello, sono impegnati sul versante del contrasto alla criminalità, organizzata o meno; siamo però certi che non sia questo ciò il Senatore voleva ottenere, e che quindi non mancherà, seppur tardivamente, di incontrare ufficialmente anche la Fondazione Capponnetto per avere meglio presenti, oltre ai dati burocratici, anche quei fatti e indagini che hanno motivato l’ allarme della prestigiosa Fondazione. A meno che non consideri chi ne fa parte inaffidabile, se non addirittura sovversivo come Falcone, Borsellino e, appunto, il giudice Caponnetto, tutte persone che applicavano leggi giuste. ps Forse un contributo alla diminuzione, all’ Elba, di un certo tipo di reati, è venuto anche dal fatto che negli ultimi tempi l’ attenzione degli inquirenti è stata alta su vicende che ben conosciamo.


caponnetto

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