“I ripetuti ed insistenti allarmi lanciati sul rischio criminalità all’Elba, mi hanno indotto, nella duplice veste di Sindaco e di membro del Governo, ad interessare il Prefetto di Livorno, che presiede il Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza, affinché si accertasse lo stato della situazione. E’ bene ricordare che in quell’organismo siedono tutti i responsabili delle Forze di Polizia. I dati che il Prefetto mi ha fornito sono pubblici e delineano una situazione di assoluta omogeneità rispetto a quelli del resto della Provincia di Livorno e della Toscana. E’ inoltre apprezzabile -e di ciò va reso merito e gratitudine all’azione delle Forze di Polizia- che i reati abbiano registrato un sensibile decremento, soprattutto all’Elba. Ciò significa che vi è un’efficace azione di controllo del territorio e di contrasto dei fenomeni criminosi, che appare davvero rassicurante. Certo è che nessun luogo è immune dal rischio di atti delittuosi di singoli e di gruppi organizzati, così come le infiltrazioni delle mafie di vario tipo, rappresentano ovunque un pericolo possibile. Rispetto alle opinioni catastrofiste, i dati ci dicono che l’Elba non soffre di una patologia dell’illegalità, ma rientra nella fisiologia di questi fenomeni, né più e né meno come in tutte le altre aree della Regione. Questo è importante per un’Isola che punta sull’accoglienza e la vivibilità come carte vincenti per la sua economia. Gli elementi ed i dati forniti sono dunque confortanti, e contrastano con una certa opinionistica, che tanto danno arreca all’immagine dell’Elba. Guai tuttavia ad abbassare la guardia. Anzi teniamola ben alta, tutti: cittadini, amministratori e Forze di Polizia, perché la criminalità è sempre in agguato."
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