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Tre occasioni per rivalutare il centro storico

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 21 maggio 2005

Ho letto con attenzione la relazione programmatica al bilancio di previsione 2005 dell’Amministrazione di Portoferraio e prendiamo atto con soddisfazione del superamento di una prima fase di emergenza finanziaria e della qualità e quantità degli obbiettivi ed indirizzi in essa contenuti. Sono scelte che guardano al complesso dei problemi di sviluppo economico e sociale della città. Vorrei comunque cogliere questa occasione per porre all’attenzione degli amministratori portoferraiesi alcune questioni che rientrano appunto in uno di questi indirizzi programmatici presentati nella relazione: la scelta di valorizzare il Centro Storico di Portoferraio. E’ senz’altro una risorsa rilevante per lo sviluppo della città, per un suo rilancio turistico ed economico. Siamo d’accordo con coloro che ritengono necessario collegare la riorganizzazione del traffico d’accesso ad un progetto di rilancio del centro storico nel quale se ne ridefinisca la funzione economica e sociale e se ne aumenti la capacità attrattiva attraverso la riqualificazione ambientale e dei servizi. E’ proprio in questo quadro che assumono un rilievo significativo se non determinante alcuni interventi di riqualificazione ambientale e funzionali che ridarebbero prestigio e capacità attrattiva. Ne elenco tre che personalmente ritengo importanti: Le mura perimetrali a sinistra della Torre del Martello. E’ una ferita lasciata dai bombardamenti dell’ultima guerra, che oltre le vittime civili, fecero nella struttura più significativa e bella del piccolo porto, l’accesso e delimitazione della darsena. Essendo all’entrata è visibile e quindi ne deturpa l’immagine di antica fortificazione e di architettura portuale di pregio. Sarebbe un richiamo turistico notevole per la vista di chi giunge in porto (turisti,croceristi, diportisti ecc.) e un richiamo per la bellezza della struttura che andrebbe a completare il perimetro dell’intera darsena medicea. Piazza della Repubblica: basta guardare vecchie fotografie di questa Piazza, nata e concepita come un giardino, per apprezzarne questa originaria bellezza e per capire il danno che se ne è fatto trasformandola in un parcheggio; perché non ripristinarne questa funzione d’arredo e di fruizione culturale e sociale. Di un luogo che rappresenta proprio il cuore, politico e religioso del centro storico, dalla quale piazza ristrutturata ne trarrebbe beneficio e capacità attrattiva quelle attività commerciali e di servizio che le orbitano attorno. Mercato coperto (antico arsenale): l’averlo trasformato in un supermercato ne ha sicuramente indebolito la capacità attrattiva, che particolarmente oggi, hanno i mercati rionali o coperti, con i loro banchi e box aperti, con le loro merceologie fresche e profumi diretti; se si conoscono le nuove e moderne strategie commerciali si coglie subito le potenziali che potrebbero esprimersi commercialmente recuperando questa impostazione tradizionale/moderna del “mercato coperto”. Una volta che il centro avrà ritrovato una dimensione adeguata ed una capacità produttiva, allora converrà pensare a liberarlo dall’oppressione del traffico e delle auto (eccezione per i residenti) e trovare soluzioni alternative d’accesso (navette di terra ed anche di mare). Sul centro storico ce da aggiungere che, per far fronte alle notevoli spese d’investimento dovuti a progetti di questo tipo potrebbe essere trovato aiuto nei finanziamenti che sono previsti per quei centri storici che sono inseriti nel perimetro del PNAT.


pf barca panorama da linguella

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