A giornale ormai impostato da una nostra redattrice abbiamo raccolto una notizia veramente sorprendente che ci ha indotto per un po' a pensare di cambiare l'impaginazione, per poi risolvere di trattare l'argomento in questa rubrica, che in fondo è una delle parti più lette del giornale. La citata giornalista conversando con un ex-assessore portoferraiese si è sentita dire che a Portoferraio si sarebbe già ai lavori in corso per creare quell'inciurpo di partito unico della destra con un mignolo al centro che il sempre più sciroccato cavaliere propone a livello nazionale. Fin qui niente di strano ma il particolare agghiacciante è arrivato dopo: ".. per ora costituiremo un circolo culturale .." Orbene a procurarci il "brivido blu" non è stato certo il lemma "circolo" ma, tenuto conto degli elementi in circolo destrorso è stato il "culturale" a provocarci un grande scoramento. Ci siamo immaginati i titoli delle dotte iniziative che si sarebbero potute tenere in quel contesto; conferenze su temi quali: "Fenomenologia della moltiplicazione del supermercato", "Le teorie di Goebbels applicate in campo cinofilo", "Liberalizzazione betoniera come fattore di ricrescita del PIL" "Due idee per un nuovo cammino dell'umanità: il Rotary e il callifugo". Poi però pensando alla vaglia delle forze in campo, ai più o meno unificanti fattori, alla spinta centrifuga e centripeta (assessore no, non c'entrano nulla né il bucato né il mal di pancia) siamo approdati a questo pensare: "Anche se ce la fanno a rimettersi insieme durano quanto uno sbadiglio d'asino", e ci siamo rasserenati.